“Very important Common People”, impariamo da loro… La storia di Richard

“Very important Common People”, impariamo da loro… La storia di Richard

Perché dobbiamo intervistare solo i VIP ( very important people) ?

Intervistiamo anche i “ Very Important Common People”. Tanta gente interessante incontriamo fra loro e ascoltarli è davvero un arricchimento. Essi hanno un vissuto tanto interessante, vale la pena ascoltarli…è come leggere un libro o vedere un film.

“ Very important common people” è una piccola rubrica che racconterà diversi incontri con la gente che ha tante cose interessanti da dirci, affinché si possa prendere spunto dalla loro saggezza e dalle loro esperienze di vita, vissuta all’ insegna della voglia di vivere, delle passioni, dei sogni, della volontà e del sacrificio per realizzarli, dei valori e del rispetto.

Una domenica di Settembre, aria gradevole, colori del mare, piante verdi e buon vino. Nel patio di una villetta, incontro Richard, 75 anni, nazionalità italiana, africano di adozione, lingua anglo-italiana.

E’ nato in Sicilia ma, per motivi di lavoro del padre, la famiglia si trasferisce in Africa, in particolare a Malindi, Mombasa e Nairobi. La sua vita la trascorre fra lo studio, il rigore e l’amore del padre, fatto di insegnamenti duraturi e valori saldi, l’amore della madre e la capacità di sopravvivenza, per difendersi dalle incursioni delle tribù.

Un’ altra maestra di vita, la Natura e il suo contatto giornaliero.

Richard frequenta il college e si laurea. A questo punto, deve decidere se andare a lavorare in Inghilterra o andare a curare alcune situazioni di famiglia in Sicilia.

Decide di passare dalla Sicilia, prima dell’eventuale lavoro in Inghilterra e lì, incontra una bella fanciulla, colei che sarà l’amore della sua vita.

A questo punto dovrà decidere se rimanere in Sicilia o partire in Inghilterra, così come aveva deciso di fare. Adesso sente che i suoi piani potrebbero cambiare, e così come capita a tanti giovani ancora oggi, si trova davanti ad un bivio.

Bisognerà scegliere fra Lavoro e Amore.

Quante volte ci siamo trovati davanti a bivi di questo tipo, davanti a quesiti hamletici: “ cosa ascolto la ragione o il cuore ?” Tutt’ oggi, a tutte le età capita di trovarsi in una situazione scomoda come questa.

Noi, abbiamo provato a chiedere a Richard: “ Richard, tu come hai fatto a capire che sarebbe stata la scelta giusta? “

Lui risponde dicendo: “ Ho scelto ascoltando il cuore, non è una frase fatta o un luogo comune, è proprio vero…Se scegli seguendo il cuore, non ti pentirai di nulla, perché lo hai fatto per amore, ma attenzione…deve essere vero amore, altrimenti non dura…e i rimpianti arrivano subito. Bisogna essere sicuri che ne vale veramente la pena, dover cambiare i propri programmi… Per amore, ho intrapreso un nuovo percorso di studi e un nuovo lavoro.”

Oggi, con gli occhi pieni di malinconia per il tempo che passa, un po’ di tristezza per non essere più forte e sano come prima, e tanta dolcezza, Richard ci dice: “ A questo punto della mia vita, sono felice per quello che ho, mi guardo intorno e vedo i miei meravigliosi nipotini, i miei figli che amo tanto e l’ amore della mia vita, mia moglie.

Rifarei tutto di nuovo, senza rimpianti, perché ciò che ho fatto l’ho fatto per le persone che amo.”

A conclusione di questa conversazione, con tanta serenità nel tono della voce di Richard e tanta ricchezza per chi lo ha ascoltato, ne deduciamo una lezione di vita, secondo cui l’ Uomo non riesce a vivere senza Amore, l’ Amore è la carica della giornata, dà energia quando la cerchi, dà significato anche alle cose che sembrano insignificanti, dà importanza anche alle cose più piccole, dà la forza di affrontare le intemperie della vita, indica la direzione da intraprendere, consapevole del fatto che si tratti di Amore vero.

Necessariamente, le scelte devono piacere soprattutto a chi le fa. Nulla deve essere imposto, nulla deve nascere da un ricatto morale, altrimenti non si parlerebbe d’ Amore.

Lo diciamo soprattutto ai più giovani, che non si sentano sottoposti ad una scelta obbligata solo in nome dell’Amore. Se qualcuno ci chiede “Se mi ami rimani…

Se mi ami non andare…” quello non è Amore, è egoismo!

In quel caso non si sceglie con il nostro Cuore, ma con la testa di un’altra persona, che se ci mette davanti ad un bivio, ci fa capire che non ci ama davvero.

Le scelte dettate dal cuore, devono essere scelte libere.

 

Per cui mi sentirei di dire: “Qualsiasi cosa fatta liberamente con il cuore, risulta facile anche se all’inizio sembra difficile”. Rivolgo un ringraziamento particolare a Richard, che regalandoci il suo racconto, ci ha donato una lezione di vita ricca di significati e sentimenti.

 

Grazie Richard

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