Marlene Kuntz, una lettera per salutare e ricordare Luca Bergia

Marlene Kuntz, una lettera per salutare e ricordare Luca Bergia

I Marlene Kuntz hanno affidato a una lunga lettera il loro ultimo saluto a Luca Bergia – musicista, fondatore ed ex batterista della band -, scomparso ieri, giovedì 23 marzo, all’età di 54 anni.

Luca Bergia, la lettera dei Marlene Kuntz

“Caro Luca, sei stato l’anima leggera della nostra band. La tua ironia sagace, i tuoi giochi di parole, la tua prontezza di riflessi, la tua sensibilità nascosta e la tua bontà erano necessari alla sanità del nostro piccolo, orgoglioso ecosistema. Senza di te avremmo spesso permesso a una cappa di oscurità di sovrastare le nostre paturnie e la nostra risibile incomunicabilità. Un ruolo necessario che ha reso incorruttibili questi anni gloriosi. Ci mancheranno tutte le tue azioni di collante, la solidarietà e l’amicizia. Ma anche la complicità di un progetto di vita condiviso per più di 35 anni e l’affidabilità della tua solenne lealtà. Ti stavamo aspettando, per riappropriarcene. Non ce l’hai fatta, ne resteremo orfani. Ma ti saremo grati, sempre e comunque.

Tuoi Marlene.

Pochi minuti fa abbiamo preso la dibattuta decisione di fare domani il concerto a Saluzzo in teatro.

‘Come la fai la sbagli’ e noi cercheremo di ignorare coloro che avranno modo di ridire sulla nostra scelta, come coloro che invocheranno l’excusatio non petita. Dopo esserci fatti un giro stamane nei social, per vedere quanto affetto è stato riversato su di te, abbiamo constatato che c’è chi ha il coraggio di fare dietrologia della peggior specie sulla tua morte, così vulnerabile, così da proteggere. E siccome da tempo abbiamo dovuto arrenderci all’abitudine di questo mondo abbruttito, la cosa, pur lasciandoci indignati, non ci stupisce. E per l’appunto, ‘come la fai la sbagli’. Tanto vale che sia il cuore a dettar legge. Il nostro cuore ha le sue ragioni, e sono forti.

Comunichiamo dunque che desideriamo suonare per te. L’arte ha il dovere di proseguire, di fare la sua parte, con la sensibilità che le è congenita, in grado di chiarificare il dolore a qualsiasi grado esso si manifesti. Tu, Luca, hai sublimato il tuo per molto tempo, creando insieme a noi così tante canzoni, e circa due anni fa non ce l’hai più fatta. Lo vogliamo fare noi per te, ora che non ci sei più. E vogliamo farlo ora, proprio nei pressi della tua morte, per quanto sarà difficilissimo. Hai vissuto 35 anni di amore per la musica e speriamo che il nostro concerto per te possa regalarti un sorriso di intima gioia. Hai vissuto per la musica e noi ti doneremo ancora un po’ di quella vitalità che ti era così necessaria. Il concerto poteva essere spostato – non c’erano vincoli contrattuali di sorta – e avevamo già l’alternativa da valutare. Siamo però convinti del valore estremo di questa scelta, proprio nel momento della massima emotività in gioco per tutti noi”.

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