Lentini, Ci si è dimenticati di Otello Marilli

Lentini, Ci si è dimenticati di Otello Marilli

A Lentini c’è una strada dedicata a Otello Marilli. Si trova situata nel gruppo di isolati precedenti alla zona 167. Poi per il resto non c’è nulla che lo ricordi. Intendo dire manifestazioni, celebrazioni, borse studio o altro ancora. E’ come se Lentini lo avesse rimosso dalla sua memoria collettiva. La stessa cosa succede per lo storico sindacalista Ciccio Marino. Eppure Otello Marilli è stato sicuramente il sindaco per eccellenza della città nel periodo che va dalla fine del secondo conflitto mondiale ad oggi. La sua sindacatura è stata particolarmente importante poiché ha posto in essere tutta una serie di complesse modificazioni della città e del tuo background sociale, culturale e politico. Per fortuna, per i tipi della ZeroBook, esce un libro a firma di Ferdinando Leonzio. Ferdinando Leonzio, oltre ad essere la memoria storica della sinistra leontina, è stato un autorevole esponente del PSI locale ed ha condiviso una solida amicizia proprio con Otello Marilli. Il libro parla in maniera approfondita di Otello Marilli fin dalla sua nascita. Ne traccia una biografia attenta e precisa in ogni dettaglio. Nello stesso tempo ci permette di vivere le dinamiche politiche che animarono Lentini dal dopo-guerra fino alla morte di Otello Marilli avvenuta il 29 novembre del 1979 a Catania dove si era trasferito. Ricordiamo, seppure succintamente, alcune date importanti della vita di Otello Marilli:

  1. Nasce l’undici novembre del 1915 a Firenze;
  2. Nel 1932 rimane vittima di un grave incidente stradale che gli lascia profonde cicaterici sul volto;
  3. Nel 1938 si laurea in Agraria;
  4. Nel 1944/45 aderisce al PRI;
  5. Si trasferisce a Palermo nel 1945 come amministratore e pubblicista del giornale La Legione Siciliana;
  6. L’anno dopo è assunto dall’Ente di Colonizzazione del Latifondo Siciliano;
  7. Sposa nel 1947 Giuseppa Dicuzzo di Palagonia da cui avrà quattro figli: Ettore, Enrico, Olimpia ed Ornella;
  8. Aderisce nel 1948 al PCI in un periodo contradistinto dal clima di violenza mafiosa e dalla presa di coscienza sulle tristi condizioni del bracciantato siciliano;
  9. Nel 1952 viene per la prima volta a Lentini dove si occupa della cooperativa Unione;
  10. Il 7 giugno del 1953 è eletto Deputato;
  11. Tra il 1950 e il 1955 viene più volte a Lentini per occuparsi delle problematiche legate all’agricoltura;
  12. 27 maggio 1957 è eletto consigliere comunale a Lentini per la lista Gorgia e quindi sindaco della città dal 1956 al 1957 quando si dimette;
  13. Nel 1958 non viene eletto Senatore e lascia Lentini per ritornare a Palermo;
  14. Nel 1962 è eletto consigliere provinciale a Catania;
  15. Nel 1964 è rieletto consigliere comunale a Lentini e quindi sindaco;
  16. Nel 1967 è eletto deputato regionale;
  17. Il 7 giugno del 1970 è rieletto consigliere ed è nuovamente sindaco della città;
  18. Nel 1971 è di nuovo deputato regionale;
  19. Il 18 dicembre del 1972 si dimette da sindaco per dedicarsi meglio alla funzione di deputato all’ARS;
  20. Nel 1975 il PCI ottiene una secca sconfitta nelle elezioni comunali e Otello Marilli partecipa asolo alla prima seduta del consiglio comunale. Dopo di che lascia il mandato su precise disposizioni dell’assemblea sezionale del PCI lentinese.

Da quanto testé elencato si capisce perché Otello Marilli sia una personalità essenziale della Lentini degli ultimi decenni e grida vergogna per il fatto che sia stato dimenticato. Per fortuna, lo ripeto, Ferdinando Leonzio lo ricorda con dovizia di particolari in un libro che tutti dovrebbero avere. Quando l’Amministrazione Comunale farà qualcosa di serio per ricordarlo per davvero e consegnarlo alla futura memoria storica della nostra città?

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