Lamezia Terme, “Comunità, ‘diventa ciò che sei’…popolo di Dio!” del novenario festa Santa Rita

Lamezia Terme, “Comunità, ‘diventa ciò che sei’…popolo di Dio!” del novenario festa Santa Rita

LAMEZIA TERME – “Comunità, ‘diventa ciò che sei’…popolo di Dio!”. Questo il tema che farà da filo conduttore al novenario in preparazione alla festa in onore di Santa Rita che prenderà il via il 13 maggio prossimo nella parrocchia Santa Maria Maggiore di Lamezia Terme.
Un vero e proprio cammino di fede che, partendo dalla catechesi in programma il 10 maggio su “Popolo di Dio chiamati ad esser(ci)”, prende spunto da una riflessione contenuta nell’Evangelii Gaudium: “Essere Chiesa – è scritto – significa essere Popolo di Dio, in accordo con il grande progetto d’amore del Padre. Questo implica essere il fermento di Dio in mezzo all’umanità. Vuol dire annunciare e portare la salvezza di Dio in questo nostro mondo, che spesso si perde, che ha bisogno di avere risposte che incoraggino, che diano speranza, che diano nuovo vigore nel cammino. La Chiesa dev’essere il luogo della misericordia gratuita, dove tutti possano sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo”.
Un tema, questo, in sintonia anche con “Popolo di Dio” che è l’argomento scelto dal vescovo, monsignor Serafino Parisi, insieme al Clero come riflessione unitaria che leghi, come un filo invisibile, tutte le feste parrocchiali che da maggio in poi, fino ad estate inoltrata, animeranno le chiese di Lamezia.
E sarà così che i sacerdoti, che si succederanno dal 13 al 21 maggio nella celebrazione della Santa Messa delle ore 19, accompagneranno i fedeli partendo da un momento di approfondimento sulla frase “volle costituire di loro un popolo che lo riconoscesse secondo verità e lo servisse nella santità” (don Isidoro di Cello) per giungere a “questo popolo… che apparendo come piccolo gregge costituisce per tutta l’umanità il germe più forte di unità, di speranza e di salvezza” (don Osvaldo Gatto). Nel mezzo le riflessioni di don Angelo Cerra (“Per la costruzione di un edificio spirituale”); don Giuseppe Montano (“Per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio”); don Franco Decicco (“Il popolo che Dio si è conquistato perché proclami
le opere meravigliose di lui”), don Emanuele Gigliotti (“Questo popolo… che ha per capo Cristo”); don Marco Mastroianni (“Questo popolo… che ha per condizione la dignità e la libertà dei figli di Dio”); don Maurizio Mete (“Questo popolo… che ha per legge il nuovo precetto di amare”); monsignor Tommaso Buccafurni (“Questo popolo… che ha per fine il Regno di Dio”).
Un vero e proprio cammino di fede, quindi, all’interno del quale la comunità, guidata da don Leonardo Diaco, vivrà anche un altro momento importante: quello del sacramento della Confermazione. Il 19 maggio, infatti, alle ore 11, nel giorno in cui i fedeli sono sollecitati a riflettere su “Questo popolo… che ha per legge il nuovo precetto di amare”, il vescovo, monsignor Serafino Parisi, amministrerà le Cresime.
Inoltre, nei giorni 21 e 22, si potranno lucrare le indulgenze secondo le condizioni previste. Tutti i giorni ci saranno: alle ore 10.30 Santa Messa, Adorazione Eucaristica, Rosario Ritano; alle ore 12 la recita della Supplica; alle ore 18 Vespri, Rosario Mariano/Novena, responsorio; alle ore 19 Santa Messa.
Il 21 maggio alle ore 24 ci sarà la Liturgia del Transito di Santa Rita con la celebrazione della Santa Messa ed il 22 maggio, giorno della festa di Santa Rita, le Celebrazioni Eucaristiche durante le quali ci sarà la benedizione delle bambine vestite da Santa Rita e delle rose, sono previste alle ore: 8; 9:30; 11 (seguita alle ore 12 dalla Supplica); 18 (presiede don Francesco Benvenuto); 20:15 (presiede don Roberto Tomaino). Mentre alle ore 19 ci sarà la processione per le vie della parrocchia.

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