Intervista a Lauryyn, “INTRO”: “La musica può curare le ferite”

Intervista a Lauryyn, “INTRO”: “La musica può curare le ferite”

Già disponibile in tutti i digital store, “INTRO” è l’EP d’esordio di Lauryyn, talento rivelazione del Nu Soul e R&B italiano.

Da sempre attratta dalle sonorità Hip Hop, Soul, R&B ed elettroniche internazionali, in “INTRO” Lauryyn fa una sintesi dei suoi ascolti e delle sue esperienze, in cerca di una sua linea espressiva autentica, per la prima volta in lingua italiana. La scrittura dei testi è invece un’analisi introspettiva, per la comprensione dei processi emotivi e della loro esorcizzazione. Il profilo autobiografico, però, è solo un pretesto per esprimere universalmente la realtà della sua generazione.

Intervista a Lauryyn, “INTRO”

Ciao Aurora, bentrovata su Radio Una Voce Vicina InBlu. Come stai?

Ciao! Bene, è un bel periodo. Grazie!

Ci parli un po’ del tuo nome d’arte, Lauryyn?

È stato un caso il nome Lauryyn. Esiste da prima della mia musica, perché era il mio nome su Instagram e, alla fine, ho deciso di lasciarlo.

INTRO” è il tuo EP d’esordio? Ci racconti la sua genesi?

Esatto, “INTRO” è il mio primo EP e sono molto contenta del risultato. Ho iniziato a lavorare con Filippo Bubbico (il mio produttore) ai miei brani e ho deciso di fare un EP per racchiudere un periodo in particolare.

Ascoltandolo, si ha come la sensazione che la musica possa davvero curare alcune ferite. Qual è la tua percezione a riguardo?

La musica può curare le ferite o essere un mezzo che ti porta sulla strada per poterlo fare. La musica ha un potere enorme su di me e scrivere mi aiuta ad analizzare delle emozioni o semplicemente a goderne di più.

Qual è, invece, il tuo primo ricordo legato alla musica?

Senza alcun dubbio il karaoke con mia mamma!

INTRO” è composto da sei brani, realizzati insieme al polistrumentista Filippo Bubbico, che li ha anche prodotti. Com’è nato questo sodalizio?

Ho iniziato a collaborare con Filippo in alcune sue tracce del disco “Honolulu Arrivo”, lavoro discografico che mi ha colpita molto. Ed ecco che, successivamente, ho deciso di produrre la mia musica con lui!

E il featuring con Altea sulle note di “Limbo”?

Non vedevo l’ora di collaborare con Altea e quando ho scritto “Limbo” ho sentito che era il pezzo giusto. Con Altea ci conoscevamo già e c’era tanta stima reciproca. Dunque, le ho chiesto una strofa e lei ha stravolto il pezzo!

Per quanto riguarda il sound di questo EP, quali sono i tuoi principali riferimenti musicali?

Il sound costruito con Filippo ha richiesto tanga ricerca nella produzione. Diciamo che abbiamo una visione abbastanza condivisa, perché abbiamo gusti in comune. Comunque, i principali punti di riferimento sono stati l’R&B e l’elettronica.

Con quali artisti ti piacerebbe invece collaborare in un futuro più o meno prossimo?

Ah… Tantissimi! Scrivo solo un po’ di artisti italiani, altrimenti potrei non finire più: LNDFK, Daniela Pes, Emma Nolde, Ze in the clouds, Giovanni Truppi, Serena Brancale, Kid Yugi e tanti altri.

Questo tuo nuovo progetto lo hai presentato in anteprima il 15 giugno al Medimex di Taranto. Cosa ti porti di quell’esperienza?

Porto il live al Medimex nel cuore. È stato molto bello, perché era il primo live e c’era tanta gente presa bene. Ho sentito che quello che portavamo sul palco arrivava.

Chi verrà ad ascoltarti dal vivo, cosa deve aspettarsi? Che tipo di show proporrai al tuo pubblico?

Non mi piace spoilerare. Comunque, sicuramente è un bel live, con dei musicisti pazzeschi e tanta bella energia.

Aurora, grazie per essere stata qui con noi. Buona musica e in bocca al lupo per tutto!

Grazie a voi!

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