A proposito di Azione Cattolica, Vittorio Bachelet

A proposito di Azione Cattolica, Vittorio Bachelet

Ieri a Carlentini si è tenuto un incontro con l’attuale presidente di Azione Cattolica Giuseppe Notarstefano. Un incontro importante per capire meglio come implementare la nostra attività dentro e fuori la dimensione parocchiale. A tal proposito mi sovviene un’illuminante frase di Vittorio Bachelet:

«“È urgente formare generazioni nuove a un senso della società, non certo per avere “riserve” per le future formazioni ministeriali – per cui ci sono anche troppi aspiranti – ma per continuare piuttosto con una diffusione nel corpo sociale, quel servizio che, almeno in parte, è già stato offerto per il vertice; per formare cioè una “classe dirigente” come si suole dire, intesa però non in senso solamente politico, ma come guida cristianamente ispirata dell’opinione, della stampa, dei costumi, dell’educazione non solo scolastica (ma anche – ad esempio cinematografica), delle relazioni di lavoro, della vita professionale in genere”.»

Vittorio Bachelet è stato un meraviglioso dirigente di Azione Cattolica. Vicepresidente nel 1959 su nomina di Papa Giovanni XXXI e dal 1964 (e per tre mandati) Presidente su nomina di Papa Paolo VI. C’è da dire che l’ultimo mandato fu per elezione da parte del Consiglio Nazionale, mentre prima i Presidenti di Azione Cattolica venivano nominati direttamente dai pontefici. Ricordo, altresì, che fu assassinato dalle Brigate Rosse il 12 febbraio del 1980.

La frase di Vittorio Bachelet è illuminante. Nel senso che da il senso alla funzione di Azione Cattolica in seno alla società italiana. L’organizzazione cattolica non deve essere “riserva politica”, ma entrare nel corpo della società italiana per diffondere il messaggio cristiano. Questo per creare “una classe dirigente” non puramente politica, ma come gruppo di persone capaci di guidare le dinamiche davvero complesse della nostra società. Quindi, opinione pubblica, stampa, costumi, educazione, relazioni di lavoro e vita professionale. Per certi versi – utilizzando un linguaggio moderno – Azione Cattolica (secondo il pensiero dell’indimenticabile Vittorio Bachelet) costituisce l’hardware della missione dei cattolici in riferimento alla società, mentre i valori di Azione Cattolici sono i software con cui l’organizzazione cattolica opera in seno alla.

Questo presume un percorso che guarda caso è il tema del presente anno di attività di Azione Cattolica e già nella succitata citazione di Vittorio Bachelet abbiamo tutti gli elementi costituitivi di codesto percorso: formazione, senso della società, diffusione, corpo sociale, dinamiche sociali e così via discorrendo. In un certo senso Vittorio Bachelet aveva anticipato i tempi per via di una specialissima sensibilità che lo ha reso una delle figure più fondamentali e influenti del cattolicesimo italiano del secondo novecento. Devo affermare che per lo scrivente Vittorio Bachelet riveste – assieme ad altri – il ruolo di “spirito guida0” nel processo di costruzione della sua identità culturale e morale. Uno “spirito guida” che deve essere presente ogni giorno nella diuturna attività di Azione Cattolica.

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