Una mostra per la prima volta “in scena” al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto

Una mostra per la prima volta “in scena” al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto

NOTO – Il Teatro Tina Di Lorenzo di Noto accoglie eccezionalmente, per la prima volta nella sua storia lunga 150 anni, una mostra. Non nel foyer, come spesso accade in Italia e non solo, ma sul palco, nella platea e in tutti gli altri spazi disponibili tra velluti rossi e stucchi dorati di uno splendido esempio di architettura di fine Ottocento. Si intitola “Foyer Davide Bramante & friends. I nuovi siciliani” la mostra che riunisce la migliore espressione dell’arte contemporanea siciliana. Sono infatti tutti sicilianissimi – anche se soltanto alcuni residenti sull’Isola – gli artisti presenti con le loro opere a partire da venerdì 17 luglio alle 19 al teatro di piazza XVI Maggio 1 a Noto. In esposizione – in un fitto dialogo tra pittura soprattutto, fotografia e altre tecniche artistiche – opere di: Davide Bramante, Stefano Cumia, Francesco De Grandi, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Francesco Lauretta, Loredana Longo, Ignazio Mortellaro, Filippo La Vaccara e William Marc Zanghi con l’intervento sonoro di Michele Spadaro. Dopo il vernissage di venerdì prossimo, la mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 fino a lunedì 7 settembre. “Foyer Davide Bramante & friends. I nuovi siciliani” a cura di Aldo Premoli è promossa da San Sebastiano Contemporary – Casa Bramante con il sostegno del Comune di Noto e della Fondazione Teatro Tina Di Lorenzodi Noto e con il contributo determinante della OnlusMediterraneo Sicilia Europa che ha scelto la Sicilia come punto di partenza per lo svolgimento di tutte le attività ispirate ai principi di mutualità, democraticità, spirito comunitario, interazione e integrazione sociale. Mediterraneo Sicilia Europa, fondata da Emma Averna e Aldo Premoli nel 2016, si prefigge infatti di contribuire al superamento delle discriminazioni di razza, censo, cultura, religione e orientamento sessuale. Compie la sua opera attraverso il reperimento di fondi, prevalentemente privati, per finanziare progetti in due aree specifiche che rappresentano anche le “anime” dei due soci fondatori: l’area per il sociale, che prevede il finanziamento di progetti a sostegno di giovani residenti e migranti in condizioni di difficoltà e di povertà estreme nella città di Catania. E quella culturale che finanzia progetti culturali per la società civile come mostre d’arte, pubblicazioni, convegni, spettacoli teatrali e cinematografici.

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