Siracusa, Mirella Abela lascia a Deborah Lentini il ruolo da responsabile provinciale per Siracusa dell’A.I.F.V.S.

Siracusa, Mirella Abela lascia a Deborah Lentini il ruolo da responsabile provinciale per Siracusa dell’A.I.F.V.S.

SIRACUSA – Dopo tredici anni da responsabile provinciale per Siracusa dell’A.I.F.V.S. (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada) Mirella Abela passa il testimone a Deborah Lentini.

Per anni abbiamo visto Mirella Abela sempre in prima linea fino ad oggi. Una scelta oculata dalla ormai ex responsabile provinciale dell’ A.I.F.V.S. che ha scelto di cedere il suo ruolo da “combattente” ad una mamma coraggio come Deborah Lentini.

Conosciuta ed apprezzata in città per il sacro fuoco che la lega al teatro la Lentini ha toccato con mano il dolore che la legherà al ruolo affidatole avendo perso il proprio figlio, Stefano Pulvirenti, in un incidente stradale, Stefano rimase coinvolto nel terribile sinistro la mattina del 29 ottobre, quando venne travolto con il suo scooter da un camion (che usciva da una traversina) in viale Paolo Orsi, e morì dopo 23 lunghi giorni di agonia e preghiere il 20 novembre del 2015.

Ad intervenire con una dura lettera aperta fu proprio Mirella Abela che puntava alla messa in sicurezza di viale Paolo Orsi.

“Sono felice di passare il testimone ad una mamma come Deborah” – dichiara Mirella Abela.

“Dopo tredici lunghi anni – continua conclude la Abela – dove ho sempre cercato di lanciare impulsi a tutti i sopravvissuti, lascio il ruolo da responsabile provinciale per Siracusa dell’A.I.F.V.S. con la consapevolezza di avere intrapreso tante lotte, lotte che sicuramente continuerò a promuovere in altri campi”.

“Accolgo il testimone con grande emozione” – dice la nuova responsabile provinciale per Siracusa dell’A.I.F.V.S.

“Per me – dichiara Deborah Lentini – ricoprire questo ruolo è di una responsabilità enorme e spero di poterne essere all’altezza. Sono già in stretto contatto con tantissime famiglie che hanno vissuto e convivono con il dolore di aver perso un proprio per colpa della strada e mi auguro di poter continuare con loro per la nostra città, per la nostra comunità”.

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