Siracusa, l’arcivescovo Francesco Lomanto: “Il giornalismo impone generosità e abnegazione”

Siracusa, l’arcivescovo Francesco Lomanto: “Il giornalismo impone generosità e abnegazione”

SIRACUSA – Il servizio del Giornalista impone generosità e abnegazione, correttezza umana ed intellettuale,  coraggio e amore alla verità, anche contro i propri interessi personali”. E’ uno dei passaggi del messaggio  di auguri che l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha voluto inviare a tutti i giornalisti  che domani, domenica 24 gennaio, celebrano la festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
Mons. Lomanto, che è delegato per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Conferenza
Episcopale Siciliana, presiederà domani alle 12 una celebrazione eucaristica nella Basilica Santuario  della Madonna delle Lacrime. Concelebrerà il rettore del Santuario, don Aurelio Russo, consulente  ecclesiastico dell’UCSI Siracusa. Al termine della messa i giornalisti rinnoveranno l’atto di affidamento  alla Madonna delle Lacrime. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi e dall’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) Sicilia, in collaborazione con il  settimanale Cammino.  “La Festa di San Francesco di Sales, scelto quale patrono dei Giornalisti per la sua genialità nel comunicare,  è motivo di “incoraggiamento” per quanti sono impegnati nella comunicazione sociale – scrive l’arcivescovo Lomanto nel suo messaggio -. Il potere insito nelle parole può fare la differenza: da come si utilizzano le  parole si costruisce o si  distrugge il bene comune. Viceversa, anche il silenzio può avere una forza distruttiva.  Scrive Fernando Pascual: «La stampa può esaltare o può denigrare. Può difendere o può attaccare. Può  salvare o affondare. Ma ha una dimensione peculiare che non sempre ricordiamo: può tacere, nascondere».  Il servizio del Giornalista impone generosità e abnegazione, correttezza umana ed intellettuale, coraggio e  amore alla verità, anche contro i propri interessi personali. “Papa Francesco, maestro della comunicazione, raccomanda: «Anche quando raccontiamo il male possiamo  imparare a lasciare lo spazio alla redenzione, possiamo riconoscere in mezzo al male anche il dinamismo del bene e dargli spazio». “I telai della comunicazione” siano intessuti per cucire insieme i fatti in modo rispettoso della dignità della persona umana. Oggi – poiché la comunicazione è immediata, con la possibilità di arrivare  in tutte le case, raggiungendo anche confini planetari – si impone una responsabilità maggiore nella divulgazione delle notizie che richiedono la compresenza di tre elementi: la Verità, la Giustizia e la Carità. Nessuna di  queste tre componenti deve mancare se la notizia vuole essere classificata come buona. Le notizie false,  superficiali e grossolane possono equivalere a una condanna senza diritto di replica. San Francesco di  Sales – che non cedette mai alla tentazione della polemica e della contrapposizione, ma cercò sempre la via del dialogo e della crescita – insegni a tutti a fare buon uso delle parole, affinché diventiamo costruttori e non distruttori del bene comune. Il Santo patrono della comunicazione sociale sia l’ispiratore del bene nella  professione di tutti i Giornalisti. La Madonna delle Lacrime – che ha comunicato la pura verità dellʼamore di  Dio con il linguaggio del suo pianto – sostenga il loro servizio e protegga tutte le loro famiglie”.

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