Sicilia, L’eterno problema dei rifiuti

Sicilia, L’eterno problema dei rifiuti

Riceviamo e pubblichiamo alcune interessanti riflessioni sul problema rifiuti da parte dell’Ing. Vito Cutraro:

“Dott. Gentile la ringrazio per la sua attenzione nei miei riguardi e mi fa piacere incontrarla appena può; Come le dicevo l’argomento è vastissimo e scrivere 30 anni di problematiche legate ai rifiuti e su quanto ha fatto la Regione Siciliana  non so se sarei capace , anche perché molte cose girano attorno alla politica ed alle lobby del settore. Io come Ingegnere ambientale , laureato negli anni 80 al Politecnico di Milano , sono stato il primo Ingegnere ambientale in Sicilia, ho fatto anni di ricerca nel settore trattamento organico e trattamento rifiuti pericolosi e non pericolosi, girando il mondo e relazionando in molti simposi ,seminari e convegni (Creta,Brasile,Politecnico di MI, Ecomondo, Sardinia symposium,ecc.).

Adesso vado a ruota libera nel descrivere quanto mi chiede e mi auguro che capisca il mio punto di vista, che spesso va in disaccordo con la normativa e con la gestione dei rifiuti attualmente in vigore e spesso con i miei colleghi.

Il problema rifiuti urbani in Sicilia è un problema che hanno avuto anche le altre regioni italiane e che poche Regioni hanno saputo dare una risposta adeguata, giusta o sbagliata che sia,ma hanno scelto una strada e la hanno percorsa e mantenuta ( Inceneritori e/o termovalorizzatori,discariche,compostaggio,impianti di recupero,ecc.). La Sicilia  ci ha provato con vari piani Regionali sui rifiuti e regolarmente bocciati a Roma, perché ? Evidentemente chi lo ha formulato o non era in grado di proporre nuove tecnologie o adeguata gestione di quelli esistenti , anche perché la politica deve obbligatoriamente seguire le lobby e “rispettare” gli accordi più o meno leciti con gli altri gruppi politici o società legate a correnti politiche o ad altre “correnti”.

Negli anni si sono scelte vari modalità  di gestione dei rifiuti urbani , prevalentemente legate alle discariche, poi la scelta sui termovalorizzatori, poi sul compostaggio e sulla raccolta differenziata spinta, ma qualsiasi scelta fatta in Sicilia non si è mai riesciti ad applicarla…….come dice Lei ….fallimentare.

Certamente qualcosa non funziona nel sistema rifiuti Regionale, ma io dico Italiano ed Europeo;

Adesso le parlo a ruota libera ed in particolare dei rifiuti urbani e sull’organico prodotto in ambito domestico. Quando vediamo rifiuti urbani per le strade delle nostre città o fuori dai cassonetti o abbandonati nelle campagne o ai bordi delle strade , subito si da colpa al cittadino , ripetendo che questo è incivile,maleducato,ecc. , potrei dire giusto per certi versi, ma non è così in linea generale. Analizziamo come attualmente avviene la gestione dei rifiuti urbani e la raccolta differenziata; Il cittadino paga il servizio con una tassa (TARSU) legata principalmente al volume della propria abitazione, poi al numero dei componenti famigliari ed in minima parte sui rifiuti realmente prodotti. Quindi  se una sola persona abita in un palazzetto con 10 stanze  e produce appena 1Kg al giorno di rifiuti organici , paga almeno 10 volte di più di una famiglia di 4 persone che abita in una casa con 3 stanze, evidentemente c’è qualcosa che non funziona . Sapendo che un cittadino produce circa 1,3 Kg al giorno di rifiuti  e che attualmente il costo di smaltimento si aggira sui 130 euro tonnellata + il servizio di gestione, al max un cittadino dovrebbe pagare 50 euro l’anno . Quindi un nucleo famigliare di 4 persone al max 200euro l’anno. Ma dico di più, in certi paesi non si paga nemmeno questo, perché ? I rifiuti urbani sono una risorsa ? Si.

Il rifiuto urbano principalmente è composto per il 60/70% di organico il rimanente da carta,cartone,imballaggi,vetro,plastiche varie, ecc. quindi bisogna trovare di risolvere il problema ORGANICO. Questo è quello che si biodegrada e fermenta e crea problemi di odori in casa, nei cassonetti e nelle discariche e nei termovalorizzatori. Come intercettarlo ? O in casa o condominiale o tramite raccolta mono rifiuto da parte del gestore del servizio. Il piano rifiuti Siciliano prevede cio ?  Si, ma solo per mandarlo a compostaggio…..sbagliando.

 Il rifiuto organico è composto principalmente dal 70/90% di acqua ed è questa che bisogna intercettare e recuperare. Come ? Impianti di nuova generazione  di essiccazione che riescono a recuperare l’acqua e quello che rimane (biomassa) circa 10/20% utilizzarlo come mangime per animali,o combustibile per caldaie a biomassa o fertilizzante .

Oggi ciò non è previsto dalla normativa Regionale e domandarci del perché. Facile rispondere.

Perché tutto il sistema gestione rifiuti salterebbe…Niente discariche,niente termovalorizzatori, niente compostaggio e quindi applicare ciò andrebbe contro gli interessi delle lobby,delle mafie e della politica.

La raccolta differenziata e giusto farla ? Si.

Ma io sono contro su come oggi si gestisce. Perche ?

Il cittadino ha il compito  di separare il rifiuto e metterlo nei sacchetti o secchielli, separare imballaggi, vetro,bottiglie,lattine , ecc. e per tale compito pagare la tassa sui rifiuti . Quindi il cittadino è il responsabile principale di tutto il sistema e che se non effettua ciò, tutto il sistema cade. Ora dico, che cosa c’entra il cittadino in tutto questo sistema ? Paga il prodotto (es. Acqua minerale ) ed in quel prezzo paga anche l’imballaggio ( es. bottiglia ), tutto il servizio legato allo smaltimento e deve pagare inoltre  la tassa sui rifiuti.  Il sistema non funziona. Bisogna coinvolgere il Produttore del bene, poi diventato rifiuto e lui che  deve pagare per la gestione del suo rifiuto e il rifiuto deve tornare a lui (Produttore) ed è lui che deve pagare il servizio,il recupero e il conferimento di ciò che non può recuperare. Si attrezzerà per far ciò ed allora cambierà tutto. Il prodotto lo costruirà con materiali riciclabili ed avrà il compito di ritirarlo a proprie spese e pagherà tutto il servizio di gestione del proprio rifiuto. Questa sarebbe la vera transazione ecologica di cui si parla, tra l’altro ciò è previsto dalla normativa Europea. Quindi per la raccolta differenziata il cittadino non sarebbe l’anello principale di tutto il sistema, ma solamente un anello del sistema, non pagherebbe nessuna tassa sulla gestione e neanche quella tassa legata al volume abitativo ( le mura non producono rifiuti). Poi le voglio dire che in certi paesi esistono gli impianti di essiccazione domestici, forniti gratuitamente dallo stato e l’acqua recuperata viene utilizzata per innaffiare  il giardino e la biomassa utilizzata  per la caldaia domestica o viene ritirata dal gestore che  paga il cittadino ( 1 euro al Kg)…….insomma tutto l’opposto di come gestiamo noi i rifiuti organici.

I termovalorizzatori di ultima generazione (Olanda, Francia,ecc.) è vero che non producono inquinamento o consumano poca acqua, ma hanno come rifiuto le ceneri che sono recuperabili, ma il problema è di sostanza e cioè : Affinchè il termovalorizzatore vada a regime ha bisogno di rifiuti che abbiano un PCI (Potere calorifico inferiore) molto elvato e quindi bisogna bruciare tutto (carta ,cartone, plastiche di PET “bottiglie” ed anche l’organico) e quindi la raccolta differenziata non serve più a nulla; Con il solo residuale ,cioè quello che resta dai rifiuti recuperabile , detto “il non più recuperabili”, non può bastare a far funzionare a regime un termovalorizzatore…….ma dico vogliamo farli,facciamoli se siamo coscienti che risolviamo  il problema rifiuti, ma sicuramente sappiamo che tali impianti non hanno  nulla a che fare con il recupero,riciclo , materie prime seconde, riduzione delle materie prime e niente a che vedere con la TRANSAZIONE ECOLOGICA di cui tanto si parla.

Mi fermo perché il discorso è lungo e molto complesso per alcuni versi……Grazie….A presto

Ing. Vito Cutraro”

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