Riapre la Casa dello Scirocco

Riapre la Casa dello Scirocco

Dopo alcuni anni di chiusura riapre, finalmente, la Casa dello Scirocco sita in contrata Piscitello a Carlentini. E’ certamente un evento positivo in quanto amplifica l’offerta alberghiera, storica e turistica del comprensorio del Triangolo. Questo lo dobbiamo a una coppia di giovani che hanno creduto fortemente nel progetto. Stiamo parlando di Giuseppe Motta e di sua moglie Stefania Natalia Brancato. Due giovani, per l’appunto, che hanno profuso amore e passione per offrire nuovamente al territorio e ai viaggitori (meglio utilizzare questo termine piuttosto che quello di turisti) un gioiello creato dagli arabi e rifunzionalizzato nel settecento. Dalle foto diffuse sui vari social ci si accorge subito della cura con cui l’intero edificio è stato sottoposto ad un attento e meticoloso lavoro di riqualificazione. Una riqualificazione che ha il pregio di aver rispettato l’edificio dal punto di vista filologico e architettonico. L’impressione è davvero positiva in quanto sembra essere proiettati in un’altra epoca. Ecco, il segreto della Casa dello Scirocco che costituisce un ponte ideale fra il passato e la contemporaneità del nostro territorio lasciando intatta l’originalità del manufatto. 

Per maggiori informazioni sulla Casa dello Scirocco è interessante riportare la nota inserita nel sito Italian Botanical Heiritage. Tale nota non si riferisce all’attuale situazione, ma quando la Casa dello Scirocco era aperta qualche anno fa.

Nella provincia di Siracusa sorge un agriturismo, la Casa dello Scirocco, circondata da resti di città greche e giardini di agrumi tipici della piana di Catania.

Da qui un tempo passava il fiume Terias, navigabile dal mare sino all’attuale città di Lentini, che fu una delle prime colonie greche della Sicilia. Dopo i Greci, sono arrivati gli Arabi, che hanno introdotto nel territorio il culto della frescura. Così, oltre alle torri del vento e alla canalizzazione delle acque, venne inserita nelle abitazioni la cosiddetta “camera dello Scirocco”, un locale realizzato allo scopo di proteggersi dal vento africano nelle calde estati siciliane. In genere erano grotte, costruzioni o stanze con muri molto spessi e prive di finestre, in modo da godere all’interno di un fresco introvabile all’esterno.

Nel 1707 il feudo dove oggi sorge l’agriturismo fu acquisito dal barone Fuccio Corbino, il quale scelse una grotta e ne fece una garconniere privata, ricca di fontane e cascate d’acqua grazie alla presenza di una sorgente.

L’edificio venne in seguito sotterrato, per impiantare un giardino di agrumi ma, nel 1987, la baronessa La Rocca di S. Silvestro, all’epoca proprietaria del giardino, volle riportare alla luce la casa, oggi sottoposta a vincolo della Sovrintendenza ai Beni Culturali, e trasformarla in agriturismo.

LA CASA OGGI

La Casa dello Scirocco, immersa nel giardino di agrumi, è arredata secondo lo stile settecentesco originale e raffreddata in estate mediante un sistema che utilizza l’acqua fresca della sorgente, deviandola mediante canalette alle pareti in muratura.

Alla casa rurale principale si accompagnano altri piccoli edifici sparsi nell’agrumeto, costruiti secondo i dettami del tipico baglio siciliano, con un cortile centrale, e alcune grotte convertite in piccole stanze, rivestite soltanto da un velo di intonaco per conservare l’effetto nudo della roccia. Tra i servizi offerti, vi sono un ristorante in grotta, una piscina, campi da ping-pong, calcetto in erba, campo da calcio per bambini, campetto di bocce, una vasta area gioco per bambini e cavalcate tra gli agrumeti. Annesso, vi è un Museo della Civiltà Contadina, che espone gli attrezzi agricoli utilizzati prima dell’avvento della tecnologia.

Insomma, un luogo carico di fascino e storia nuovamente operativo per un territorio che ha bisogno di nuovo slancio per risorgere.

Per saperne di più: https://www.facebook.com/profile.php?id=61552491328590

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