PALERMO – Il questore di Palermo Vito Calvino è stato ospite dell’Ordine dei giornalisti Sicilia, ieri mattina, nella sede di via Bernini. Un incontro, quello tra i giornalisti e il questore, nel solco di un dialogo con le forze dell’ordine e di un rapporto di rispetto reciproco, che segue a quello della scorsa settimana con il prefetto Mariani.
Il questore è stato ricevuto da Roberto Gueli e Salvatore Li Castri, rispettivamente presidente e vicepresidente Odg Sicilia. La prima tappa è stata la visita delle mostre – una permanente, l’altra temporanea – dedicate ai giornalisti uccisi dalla mafia, entrambe curate da Franco Nicastro, consigliere regionale dell’Ordine. Dopo il saluto ai dipendenti, Calvino ha visitato la villa che dal 2010 è stata affidata all’Ordine, bene confiscato alla mafia, luogo in cui in precedenza hanno vissuto e agito Totò Riina e altri boss mafiosi. «Fa riflettere, anche a distanza di anni – il commento del questore – come abbiano potuto operare in questi luoghi, in una struttura così imponente, per la logistica, all’interno di un simile contesto. Credo che questa villa vada fatta visitare soprattutto ai ragazzi, è un luogo emblematico, un presidio di legalità». Al questore Calvino è stata consegnata una targa in ricordo della visita e una collana di volumi sulla vita di Mario Francese. Nelle prossime settimane, una delegazione del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti Sicilia sarà ricevuto in Questura.