Melilli, la Polizia municipale sequestra 600 prodotti senza marchio europeo in un negozio gestito da cinesi. Il comandante Claudio Cava: “Tolleranza zero”

Melilli, la Polizia municipale sequestra 600 prodotti senza marchio europeo in un negozio gestito da cinesi. Il comandante Claudio Cava: “Tolleranza zero”

MELILLI – E’ stata chiamata “Carnevale tranquillo” l’operazione della Polizia municipale di Melilli che ha consentito, ieri pomeriggio di sequestrare seicento articoli in vendita sugli scaffali di un’attività gestita da cittadini cinesi, residenti in paese. L’operazione di contrasto all’illegalità e all’anti abusivismo, coordinata dal comandante della Polizia municipale Claudio Cava e dal suo vice Angelo Marino è scattata nei giorni scorsi in vista dell’arrivo del Carnevale che vede protagonisti bambini e famiglie di Melilli. Ad essere passati sotto la lente d’ingrandimento degli agenti sono stati diversi negozi, tra i quali diversi gestiti da cittadini cinesi: uno di loro ha violato le norme sulla marchiatura e sicurezza dei prodotti. Gli agenti della Polizia municipale hanno sequestrato mascherine, vestiti di carnevale, accessori, cosmetici carnevaleschi privi del marchio CE e di indicazioni in italiano e giocattoli per bambini messi in vendita in violazione della legge sulla contraffazione. Per i titolari dell’esercizio commerciale è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per contraffazione e la sanzione amministrativa di tremila euro. La merce sottoposta a sequestro verrà distrutta. Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, si è complimentato con il comandante della Polizia Municipale per l’operazione a tutela della salute dei cittadini. “Tolleranza zero verso chi specula sulla salute – ha detto il comandante della Polizia municipale di Melilli Claudio Cava – ingannando chi acquista mettendo in vendita prodotti contraffatti e pericolosi, specie per i più piccoli. La nostra azione verrà intensificata nei prossimi giorni con un’attività mirata all’individuazione di commercianti e veditori di prodotti non conformi alle vigenti leggi europee”.

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