L’anniversario della strage di Capaci:  l’aula -museo per noi studenti e per i lentinesi rappresenta una testimonianza viva della presenza del giudice Falcone a Lentini,

L’anniversario della strage di Capaci: l’aula -museo per noi studenti e per i lentinesi rappresenta una testimonianza viva della presenza del giudice Falcone a Lentini,

Per noi studenti del Liceo “Vittorini –  Gorgia”, oggi  è stata una giornata veramente importante in cui ci è stato permesso di partecipare, nell’aula – museo “Falcone”,  al 29 anniversario della strage di  Capace dove morirono il giudice Giovanni Falcone, sua moglie  e la sua scorta. Tutto questo è stato possibile grazie alla nostra professoressa Rita Privitelli, referente di Educazione alla Legalità, e al nostro dirigente scolastico prof. Vincenzo Pappalardo, sempre attento a fornirci momenti di formazione alla cittadinanza e alla Legalità. La Prof. Rita Privitelli ci ha chiesto di preparare un contributo da leggere  durante la giornata che si è svolta all’interno dell’aula “Falcone”. Cosi io, alunna della 3F, e  Livia Vinci, Eleonora Floridia, Maria Grazia Sarcià della classe 4E, abbiamo dato la nostra disponibilità a preparare i testi e a leggerli durante la giornata alla presenza dei rappresentanti dell’associazione “Amici di Giovanni Falcone”, delle istituzioni locali, delle forze dell’ordine e cittadini.  Eleonora e Maria Grazia  hanno simulato la giornalista che intervistava Giovanni Falcone, mentre Livia  ha letto una poesia composta da tutti noi studenti ed io, infine,  ho letto un discorso con delle riflessioni sulla giornata.

In un territorio, caratterizzato spesso da episodi di illegalità, l’aula Falcone rappresenta un presidio di autentica legalità, di speranza per tutto il nostro territorio di rinascita e di una nuova primavera.  L’aula è una testimonianza viva per le future generazioni”. Da questa riflessione consegnata da mio padre, uno dei 29 cittadini, che hanno partecipato a recuperare i mobili di Falcone, voglio condividere qualche riflessione con voi. Questa aula per noi studenti e per i lentinesi rappresenta una testimonianza viva della presenza del giudice Falcone a Lentini, durante il suo primo incarico di pretore. Oggi ci apprestiamo a commemorare il 29° anniversario della strage di Capaci e di Via D’Amelio in cui persero la vita, il 23 maggio lungo l’autostrada per Palermo, Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta, ed esattamente 45 giorni dopo, il 19 luglio, l’amico e collega Paolo Borsellino assieme ai cinque agenti di scorta. Gli ideali di giustizia, di legalità e di coraggio che ci hanno tramandato sono per noi giovani un esempio per la nostra formazione e per la costruzione di una società migliore. Giovanni Falcone ci ha insegnato a lottare per i nostri sogni sempre col sorriso, dimostrando sempre coraggio; ci ha insegnato che nella vita ci saranno sempre persone contro di noi, e che non dobbiamo mai smettere di voler vivere e di difendere ciò che siamo. Ci ha insegnato a lottare e a non nascondersi contro il male, che ti zittisce se provi a parlare, ma di combattere come lui ha fatto per noi. Allora, oggi, siamo qui per dire grazie a Giovanni, perché anche se io non ero ancora nata, anche se la sua è una storia che ad alcuni miei coetanei può apparire già lontana, in realtà è un uomo che è motivo di grande speranza per una giovane studente come me. Gli uomini come lui non sono mai veramente soli, non muoiono mai e camminano con noi.23 maggio 1992: la mafia inizia a morire, Falcone e i suoi continuano a vivere. Le loro idee sono oggi le nostre idee e noi siamo pronti a continuarne la battaglia. Vorrei concludere con il messaggio che Giovanni ci ha consegnato. “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe degli altri uomini”. 

 

 

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