Inchiesta sugli asili nido a Siracusa, dopo 5 anni il Gip dispone l’archiviazione per l’On. Giovanni Cafeo: “mai avuto alcun dubbio, la giustizia ha fatto il suo corso”

Inchiesta sugli asili nido a Siracusa, dopo 5 anni il Gip dispone l’archiviazione per l’On. Giovanni Cafeo: “mai avuto alcun dubbio, la giustizia ha fatto il suo corso”

SIRACUSA – “Ho appreso con soddisfazione ma senza particolare sorpresa della notizia inerente l’archiviazione nei miei confronti disposta dal Gip in merito all’inchiesta sugli asili nido a Siracusa, partita nel 2016 e giunta oggi finalmente all’unico esito possibile”.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Non ho mai avuto alcun dubbio sull’esito dell’inchiesta – commenta l’On. Cafeo – sia per la consapevolezza di essere completamente estraneo ai fatti sia per la fiducia che, nonostante il clima non sereno vissuto in quegli anni a Siracusa, ho sempre riposto nella Magistratura”.
“Proprio in virtù di queste convinzioni, ho preferito nel corso degli anni mantenere un profilo basso, ignorando gli attacchi a sfondo giustizialista che però si sono dimostrati, come spesso accade, strumentali e soprattutto lontani dallo spirito garantista che contraddistingue il nostro sistema giudiziario – prosegue l’On. Cafeo – fondato per fortuna sul riconoscimento dei diritti costituzionalmente garantiti e non sui post attira-like dei social”.
“Andando però oltre la mia vicenda personale, è evidente ormai la necessità di una riforma della Giustizia che intervenga sia sui tempi sia sulle conseguenze dei ritardi per la vita delle persone e delle imprese interessate da procedimenti giudiziari – conclude l’On. Cafeo – per questo sostengo con convinzione e invito a firmare per il referendum sulla Giustizia, nella speranza che possa spingere Politica e Magistratura ad affrontare finalmente un tema che oltre a condizionare le carriere di politici e magistrati, rappresenta spesso uno dei disincentivi agli investimenti nel nostro Paese”.

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