Francofonte, i due consiglieri comunali Ilaria Palermo e Nuccio Randone  contrari all’approvazione del nuovo regolamento comunale del funzionamento del consiglio comunale

Francofonte, i due consiglieri comunali Ilaria Palermo e Nuccio Randone contrari all’approvazione del nuovo regolamento comunale del funzionamento del consiglio comunale

di Alice Lopresti
FRANCOFONTE – Scoppia la polemica dopo l’approvazione in consiglio comunale del nuovo “regolamento comunale del funzionamento del consiglio comunale”. Un punto all’odg dell’assise che si è tenuta martedì pomeriggio presso la sede della municipalità. Il massimo consesso civico con i voti della maggioranza ha approvato lo strumento per il funzionamento del consiglio comunale ma i consiglieri di “Francofonte Futura”, Ilaria Palermo e Nuccio Randone che siedono all’opposizione, non condividono la modifica dell’articolo 11. E a conclusione di seduta fuori dall’aula hanno commentato “sono stati violati i diritti dei consiglieri comunali”. Lunedì sera l’assise consiliare ha licenziato il nuovo regolamento, ma sembra che tra il vecchio e il nuovo regolamento, emerge un cambiamento significativo in un solo articolo su quarantaquattro, quello che a dire dell’opposizione segna una svolta verso un orientamento “politico-dittatoriale” da parte dell’amministrazione comunale. Si tratta di un articolo che regola in sostanza l’azione ispettiva e di controllo da parte dei singoli consiglieri. Su una nota diffusa ieri sera a firma dei due consiglieri di “Francofonte futura” tacciando la modifica dell’art.11 del regolamento del consiglio comunale, riguardante i diritti dei consiglieri, si legge “ si cerca di imbavagliare e limitare l’azione ispettiva dei consiglieri comunali, relegandoli a meri passacarte subordinati del segretario comunale. Quest’ultimo avrà sempre il potere discrezionale di accogliere o respingere richieste volte all’adempimento del mandato”.

A parere dei due esponenti di Francofonte Futura il potere decisionale e discrezionale affidato al segretario mira a limitare le libertà dei rappresentanti del popolo. “È nostra convinzione, senza esagerare, che ci troviamo di fronte a una situazione estremamente

grave per la comunità – scrivono nel loro documento diffuso nelle ultime ore-, poiché mina uno dei principi fondamentali della democrazia: la libertà di parola e di informazione, nonché la garanzia di trasparenza dell’azione amministrativa agli occhi dei cittadini. La nostra preoccupazione è che, con un simile regolamento, qualsiasi processo elettorale perderà ogni significato

democratico, poiché verranno calpestati i diritti dei consiglieri comunali, che non potranno più esercitare liberamente il loro diritto di controllo e di verifica degli atti amministrativi a tutela di tutti i cittadini. Con questo nuovo regolamento si andrà verso una visione

autoritaria della politica”.

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