Il Lions Club consegna generi alimentari alle Caritas delle parrocchie di Lentini, Carlentini e Francofonte

Il Lions Club consegna generi alimentari alle Caritas delle parrocchie di Lentini, Carlentini e Francofonte

LENTINI – Il Lions club di Lentini a sostegno delle Caritas di Lentini, Carlentini e Francofonte. I soci del club service di Lentini, nei giorni scorsi guidati dal presidente Angelo Lopresti hanno distribuito alle Caritas di sei parrocchie di Lentini, Carlentini e Francofonte generi alimentari per impinguare le dispense. “Ci sono molte famiglie ma, anche anziani che vivono da soli nei nostri comuni i quali a causa del caro vita non hanno cosa mettere sulla tavola per mangiare – ha detto il presidente Angelo Lopresti- . Vivono una situazione di vera emergenza. Noi come club service abbiamo come mission di correre in loro aiuto. Per questo già stiamo sostenendo diverse Caritas del triangolo e l’associazione San Vincenzo di Lentini, con la fornitura di generi alimentari di prima necessità. Invito tutti indistintamente ad aiutare i volontari degli enti caritatevoli a fronteggiare questa necessità sociale”. Il presidente del Lions club di Lentini, Angelo Lopresti, lancia un’appello alle associazioni di volontariato e ai vari club service che sono presenti in questa area del siracusano invitandoli ad essere generosi con le Caritas del triangolo della zona nord della provincia. Nei giorni scorsi il presidente Lopresti e diversi soci Lions hanno consegnato pasta, riso, zucchero, scatolame, latte, olio ai referenti delle Caritas del triangolo. “Incontrando i volontari delle associazioni Parrocchiali e quindi coloro che hanno contatto con tanti cittadini – ha detto il presidente dei Lions di Lentini, Angelo Lopresti -, è emerso che oggi numeri parlano chiaro. Quotidianamente c’è una moltitudine di persone chiede aiuto, e lo chiederà ancora per molto tempo. A questi bisogna aggiungere tanti altri che per vergogna vivono il loro disagio Nel silenzio più totale. Prima il lockdown con la pandemia oggi la crisi energetica e gli effetti della guerra in Ucraina, stanno creando una vera emergenza sociale della quale non possiamo stare a guardare. Per questo bisogna che tutti ci adoperiamo per raccogliere alimenti e medicinali”. Quante siano le persone nel triangolo dei tre comuni del siracusano, così come succede nel resto d’Italia, e quante saranno ancora nei prossimi mesi le famiglie che richiedono cibo è difficile conoscerlo con precisione. “Nella prima fase dell’emergenza causata dalla Pandemia – hanno aggiunto i volontari della San Vincenzo di Lentini – è stato importante scongiurare il rischio di lasciare qualcuno indietro. Abbiamo aiutato centinaia di soggetti, provvedendo a una distribuzione la più ampia possibile, evitando di porre barriere all’accesso degli aiuti”. Se questi numeri li sommiamo per ogni Caritas e poi li moltiplichiamo per i tre comuni la situazione diventa molto preoccupante. Il maggiore supporto da sempre arriva dalle amministrazioni comunali che già impegnano grosse risorse per fare fronte a ciò, fornendo buoni spesa e altri interventi immediati per scongiurare la fame e l’assoluta povertà. Ma le casse comunali devono affrontare anche altro. Per cui il resto deve arrivare dal mondo della solidarietà e del volontariato. “Il prossimo 26 novembre ci sarà la giornata della raccolta alimentare con molti comitati impegnati tra cui anche noi Lions – ha aggiunto il presidente Lopresti -. La raccolta si fará presso i supermercati e le derrate raccolte saranno destinate al banco alimentare che poi rifornisce gli enti caritatevoli e le mense sociali. Per cui invito tutti a dare un aiuto che unito ai tanti aiuti farà stare meglio chi oggi sta peggio“. In quasi 50 anni di storia le Caritas hanno imparato l’importanza di osservare a partire dal contare gli incontri, le richieste, gli interventi. Una recente indagine di Caritas Italiana fotografa una condizione nazionale allarmante più 105 per cento di nuovi accessi ai servizi. È a livello locale che le richieste di aiuto segnano un più 60 per cento, con punte di incremento fino del 100 per cento in alcuni periodi dell’anno. E comunque sono raddoppiate rispetto al periodo precedente della pandemia. Sia per la lunga scia che per il sopraggiungere della nuova speculazione economica.

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