Il giornalista Angelo Lopresti: “Per vincere la battaglia contro l’emergenza sanitaria Covid-19 l’informazione rappresenta uno degli strumenti decisivi per contribuire a superare la crisi. Utilizzare un linguaggio sobrio e un atteggiamento rispettoso”

Il giornalista Angelo Lopresti: “Per vincere la battaglia contro l’emergenza sanitaria Covid-19 l’informazione rappresenta uno degli strumenti decisivi per contribuire a superare la crisi. Utilizzare un linguaggio sobrio e un atteggiamento rispettoso”

di Angelo Lopresti

FRANCOFONTE – Per vincere la battaglia contro l’emergenza sanitaria Covid-19 l’informazione rappresenta uno degli strumenti decisivi per contribuire a superare la crisi. “Si chiede a tutti indistintamente di utilizzare un linguaggio sobrio, un atteggiamento rispettoso delle regole per la straordinarietà dell’evento e l’affidabilità di chi svolge la funzione d’informazione, di sicurezza,  di  sussistenza e di assistenza  quotidiana. Questo servirà per dare conto di tutto quello che accade costantemente e  servirà soprattutto  a fornire adeguati strumenti conoscitivi e di sostegno ai cittadini. C’è in ballo il futuro del Paese e di tanti altri Stati”. E per queste ragioni la libera informazione, baluardo della democrazia, va praticata, diffusa e sostenuta in ogni sua forma per alleviare l’ansia e sollecitare il rispetto dei comportamenti, individuali e collettivi (cioè sensibilizzare  la responsabilità di ciascuno), richiesti a tutela della salute di tutti. Della propria e dell’altrui incolumità. “Quando la gente vuole sapere, legge le testate on line, ascolta la radio e vede la tv, quando si tratta di questioni serie, la comunità cerca i giornalisti, non altre figure a noi assimilabili”.  L’informazione è di nostra vitale importanza perchè supera il pettegolezzo e le fandonie dei social, ora più che mai, pericolosi sentieri tortuosi di notizie in grado di gettare nel panico città, province, regioni. La credibilità gioca un ruolo fondamentale e le letture sui social iniziano a lasciare il tempo che trovano. La responsabilità dell’informazione, come testimoniato dall’opera preziosa svolta da tanti giornalisti in trincea in questi giorni difficili, è definita dalla consapevolezza del proprio ruolo di servizio essenziale per la comunità. Solo una informazione ufficiale e professionale  che è consapevole di essere chiamata a svolgere una funzione fondamentale di garanzia per i cittadini, a favorire la trasparenza delle scelte operate dai decisori, a fornire un supporto strategico a quanti stanno combattendo in prima linea nel contrasto al contagio: operatori sanitari; forze di polizia; lavoratori artigiani  chiamati ad assicurare, anche in queste ore, il proprio contributo alla collettività; volontari che offrono tempo, cura e attenzione agli altri. È solo così che viene sostenuta e tutelata una società. E i giornalisti d’Italia sono chiamati e con coraggio sono orgogliosi  di farlo. L’informazione fonda la propria autorevolezza e la propria credibilità nel rigoroso controllo delle fonti, mettendo all’indice le parole dell’odio e il meccanismo di rilancio delle “bufale” che, con preoccupante frequenza, inquinano la rete, moltiplicando paure e allarme sociale.   “Per noi giornalisti il dovere dell’informazione è raccontare i fatti col rispetto della dignità di ogni persona. Promuovendo e valorizzando, nella propria autonomia e indipendenza, la massima coesione nella società e tra società e istituzioni. Per noi il dovere dell’informazione è distinguersi dal rumore e dalla confusione che distorcono la realtà e non producono conoscenza. Dalla comunicazione che si fa grancassa di approssimazioni e distorsioni, di polemiche strumentali e pretestuose e di ogni logica di fazione. Per noi dovere dell’informazione è riportare, con completezza ed essenzialità  la verità di fatti di interesse pubblico rigorosamente verificati, utilizzando un linguaggio sobrio e rispettoso. E se ciascuno sarà capace di fare la propria parte, possiamo farcela”.

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