Francofonte, in campo i medici di famiglia per convincere i cittadini a vaccinarsi. Il sindaco Lentini: “Il servizio al Tg1 sia da sprono a quanti non si sono ancora vaccinati”

Francofonte, in campo i medici di famiglia per convincere i cittadini a vaccinarsi. Il sindaco Lentini: “Il servizio al Tg1 sia da sprono a quanti non si sono ancora vaccinati”

FRANCOFONTE – “Pronto! A me risulta che non sei vaccinato . Ca’ ma fari? Che fa  ti vengo a prendere? “. E’ la telefonata a un paziente che ha fatto Francesco Iachelli, medico di famiglia massimalista a Francofonte e vicepresidente provinciale dell’ordine dei medici,  dopo aver ricevuto l’elenco dei suoi assistiti  che a tutt’oggi non si sono  sottoposti al vaccino .Francofonte assieme ad altri 11 comuni del siracusano dal 4 settembre si trova a indossare “la maglia di zona arancione” con tutto quello che comporta in termini di restrizioni.  Attualmente i francofontesi risultati ufficialmente positivi ai tamponi sono 97, mentre la percentuale dei vaccinati che è stata calcolata sui residenti e non sugli effettivi domiciliati che abitano in città è del 55 per cento. Intanto il servizio della Rai è diventato virale tra la popolazione, facendo il giro sui social, whatsapp e il passa parola. “ Spero che la notizia trattata anche dal Tg1 sia di sprono per quanti non sono ancora vaccinati – ha commentato il sindaco di Francofonte Daniele Lentini- .Noi come amministrazione abbiamo messo in campo tante risorse per aiutare tutti, facendo  un notevole sforzo che va  da quello logistico mediante l’apertura di un apposito centro dotato di personale a quello economico che ci impegna soldi che potevano essere spesi su altri fronti “. Vedere Francofonte oggetto di notizia nazionale per la bassa adesione alla campagna vaccinale non sta lasciando indifferente i francofontesi.” Ribadisco  Ancora una volta la mia richiesta di avere  piena  collaborazione da parte di tutti – ha aggiunto il primo cittadino-.  Un importante contributo  può essere dato  dai medici di famiglia, dalle  associazioni presenti sul nostro territorio e da chiunque sia impegnato sul sociale. Invito anche i sacerdoti a coinvolgere i nostri compaesani a vaccinarsi”. Tra coloro che sono diffidente al siero anti Covid si registrano soggetti di tutte le fasce di età, filo conduttore è la paura di ripercussioni nel tempo sulla propria salute.

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