Ferzan Ozpetek debutta al Teatro degli Arcimboldi con “Ferzaneide”

Ferzan Ozpetek debutta al Teatro degli Arcimboldi con “Ferzaneide”

Ferzan Ozpetek debutterà al TAM – Teatro degli Arcimboldi di Milano sabato 27 novembre conFERZANEIDE“: un viaggio sentimentale attraverso i ricordi, le suggestioni e le figure umane che hanno ispirato molti dei suoi film.

«Vorrei parlare alle persone che hanno incontrato il mio cinema, ai molti che hanno letto le pagine dei miei tre romanzi (“Rosso Istanbul”, “Sei la mia vita”, “Come un respiro”, nda), agli altri ancora che hanno ascoltato l’opera lirica delle mie dame straziate d’amore»

Poco meno di un anno fa il regista, sceneggiatore e scrittore turco aveva trasferito dal cinema al teatro le “Mine Vaganti“, a lui sempre care. E proprio su quello spettacolo il sipario era dolorosamente calato, mentre adesso è finalmente pronto a rialzarsi su quella che potremmo definire una bizzarra commedia della quotidianità.

«Durante il periodo di sconcerto e sospensione che tutti noi – ahimè – abbiamo vissuto, ho pensato spesso ai tanti operatori e protagonisti del panorama teatrale e del comparto musicale. Loro vivono più di altri la sorte avversa dei tempi, il disagio delle loro famiglie e la condizione critica della precarietà di un lavoro a cui si sono sempre prestati con passione ed entusiasmo. Anche per questo, insieme al produttore Marco Balsamo, ho deciso di impegnarmi in prima persona per lanciare un segnale di ripresa a favore di un settore che ha bisogno di sostegno e, soprattutto, di fiducia».

Questa volta sul palco ci sarà proprio lui, Ferzan Ozpetek, ad incontrare il pubblico. E a loro racconterà la sua carriera artistica, parlando di amore, di amicizia, di stupore, di tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla passione: «Negli anni ho sposato molte cause all’insegna del coraggio. Coraggio. Forse in questa parole è racchiuso il senso di quello che dirò sera dopo sera. Il coraggio di inseguire i propri sogni. Il coraggio di sfidare i pregiudizi. Il coraggio di essere felici. E sperare di tornare ad esserlo di nuovo. A teatro, al cinema, ai concerti, nei musei. Ovunque».

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