“ELEFANTI”: L’INTERVISTA AD ANNIBALE

“ELEFANTI”: L’INTERVISTA AD ANNIBALE

Elefanti” è il nuovo singolo di Annibale che cerca, attraverso delle sonorità che spaziano tra il soul e il pop, di raccontare quelli che sono i sentimenti e le sensazioni che l’uomo incontra nel proprio percorso: amore, solitudine, tristezza, lontananza, speranza. Ed è anche la canzone che, nel complesso, riesce a raccontare al meglio l’intento di Annibale di esprimere il suo punto di vista riguardo la vita ed il percorso dell’uomo. Noi, di Radio Una Voce Vicina, lo abbiamo raggiunto telefonicamente per farci raccontare un po’ più nel dettaglio questo suo ultimo singolo ed i progetti che ha in cantiere.

ANNIBALE|INTERVISTA

Lorenza: Buongiorno Annibale, come stai?

Annibale: Buongiorno ragazzi, tutto bene.

Lorenza: Vorrei iniziare questa nostra chiacchierata parlando del tuo nuovo singolo, “Elefanti”. Ci racconti com’è nata questa canzone e, soprattutto, perché secondo te siamo come degli elefanti?

Annibale: “Elefanti” è l’inizio di un percorso diverso che ho voluto intraprendere artisticamente parlando. Nel 2016 ho pubblicato un album – come Nicolò Annibale – che rappresenta una fotografia di quello che sono stato prima dell’università. Poi, ho avuto l’esigenza di cambiare il mio modo di fare musica. “Elefanti” è nata da questa esigenza. Fondamentalmente, è un pezzo in cui ho voluto sottolineare il fatto che ognuno di noi ha un percorso e che, nella vita, tutti proviamo delle emozioni, come ad esempio la solitudine. Inizialmente è nata per un motivo; negli ultimi due anni, però, ho capito che il pezzo voleva raccontare qualcos’altro. “Elefanti” raccontava di come, anche dopo un lungo percorso, ci si possa ritrovare da soli ad affrontare le proprie paure. Successivamente, grazie ad un’esperienza personale, mi sono reso conto che noi ci convinciamo di questa cosa ma che, fondamentalmente, troveremo sempre qualcuno che ci starà vicino e che non ci farà sentire soli. Un po’ per il mio cognome, un po’ per il mio amore per questi animali ho voluto fare del percorso dell’elefante la metafora del percorso dell’uomo. Gli elefanti vanno piano ma, alla fine, il loro percorso di vita è molto lungo e ricco. Per questo siamo come elefanti.

Lorenza: Tu parlavi di solitudine. Secondo te qual è la chiave per sconfiggerla?

Annibale: Io credo che la chiave per sconfiggere la solitudine sia accettarla. Bisogna capire che anche da soli si può star bene. Purtroppo noi viviamo con l’idea che ci debba essere, per forza, qualcuno al nostro fianco e questa cosa non ci permette di vivere le persone per quello che sono. Secondo me, la solitudine non è da sconfiggere; bisogna accettarla e affrontarla. Solo così potremo vivere bene anche con gli altri.

Lorenza: Di “Elefanti” hai voluto curare anche il videoclip, che hai diretto in prima persona. Ed è un racconto che inizia in bianco e nero, per poi colorarsi solo sul finale. Ci racconti la sua evoluzione?

Annibale: Come dicevo prima, ho scritto questa canzone pensando ad una cosa e, alla fine, ho riscoperto un’altra cosa che volevo dire. Il videoclip vuole raccontare questo. Il passaggio dal bianco e nero ai colori è una metafora per dire che, in fin dei conti, un po’ di luce ci sarà sempre. Il videoclip vuole raccontare la solitudine delle persone mostrando come si possa accettare e trasformare in altro.

Lorenza: Quanto il cinema e la letteratura hanno influenzato la tua scrittura e, più in generale, il tuo approccio alla musica?

Annibale: Beh, la letteratura fa da sempre parte di quello che scrivo. Mi sto laureando in lettere e leggo dalla mattina alla sera. Quindi, molto spesso, quello che scrivo è influenzato da quello che leggo. Per fare musica, secondo me, bisogna fare esperienze. E allo stesso modo, io credo che lo studio sia fondamentale. Più leggo più riesco ad allargare il mio modo di scrivere, di pensare e di mettere penna su carta.

Lorenza: Elefanti” anticipa l’omonimo album di prossima pubblicazione. Puoi dirci qualcosa in più a riguardo?

Annibale: Sì, “Elefanti” (l’album, nda.) uscirà in autunno, mentre a fine luglio e a settembre usciranno due nuove canzoni. Praticamente quasi tutto l’album è uscito sotto forma di singoli. Sono 13 tracce: alcune in italiano, altre in napoletano, altre ancora in italiano e napoletano insieme. Fondamentalmente “Elefanti” è un concept album che racconta il percorso di vita dell’uomo e che parla di amore, allegria e solitudine. Posso anche dirti che a breve usciranno dei video live e che da luglio saremo nuovamente in tour.

Lorenza: Nell’intro di “Elefanti” chiosi: “Ogni creatura, sulla Terra, quando muore è sola”. Da dove è tratta questa citazione, ammesso che lo sia?

Annibale: È una citazione di Donnie Darko. In realtà, è proprio la sua voce che dice questa cosa.

Lorenza: E tu chiudi questo singolo con un urlo liberatorio in napoletano. E viene così fuori la tua parte più intima e viscerale. Si tratta di elementi che ritroveremo anche nei prossimi singoli?

Annibale: Sì, il napoletano e “l’urlato” credo che a volte siano utili per raccontare qualcosa. È un fil rouge abbastanza presente nel mio album. Non sono uno che urla tanto nelle canzoni; però sono uno di quelli che, ogni tanto, “l’allucco” – come si dice a Napoli – di sfogo…ci sta.

Lorenza: Annibale io ti ringrazio per aver accettato il nostro invito e ti faccio un grande in bocca al lupo per l’uscita dell’album e per i live di quest’estate. Buona musica!

Annibale: Grazie a voi!

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