Catania, il preside Giuseppe Adernò ambasciatore dell’Educazione Civica. Premio concesso dall’Uciim

Catania, il preside Giuseppe Adernò ambasciatore dell’Educazione Civica. Premio concesso dall’Uciim

CATANIA – In occasione dell’incontro “Riflessioni sul Natale 2020” promosso dalla Sezione UCIIM (Unione Cattolica Docenti Educatori e Formatori) di Catania e realizzato in video conferenza, la presidente Maria Antonietta Baiamonte ha consegnati i diplomi di “Ambasciatore dell’Educazione civica
– al prof. Luciano Corradini, già Sottosegretario dell’Istruzione e presidente emerito dell’UCIIM, promotore del “Progetto giovani” e tenace difensore dei valori della cittadinanza attiva e responsabile ha tracciato il percorso storico dell’Educazione civica che completa il progetto educativo di formazione integrale dell’uomo, persona e cittadino;
– alla prof. Lucrezia Stellacci, presidente regionale UCIIM di Puglia e coordinatore del Comitato Tecnico scientifico nazionale dell’Educazione Civica presso il Ministero dell’Istruzione, ha illustrato le Linee guida che accompagnano l’attuazione della Legge 92/2019 che introduce l’Educazione Civica nel curricolo didattico della scuola italiana;
– al preside Giuseppe Adernò, presidente emerito della Sezione UCIIM di Catania, promotore del progetto “Ragazzi 2000” già dal 1993 ha reso concreta e pratica l’Educazione Civica attraverso l’attivazione del “Consiglio Comunale dei Ragazzi”, spazio di democrazia e di partecipazione nella scuola, considerata come una “piccola città”.
Nel ringraziare per il prestigioso riconoscimento il preside Adernò, che si è sempre speso per i ragazzi, organizzando iniziative, progetti, visite didattiche e istituzionali che hanno sviluppato tra i giovani il senso civico e l’amore per la politica, intesa come “ricerca del bene comune, ha comunicato che oltre il libro “La scuola piccola città- Guida alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale dei ragazzi” è in cantiere una raccolta di testi scritti dai ragazzi sull’esperienza della pandemia Covid-19 dal titolo :“ Scrivere dritto su righe storte”.
E’ la voce dei ragazzi che descrivono i loro sentimenti durante il lockdown e raccontano i loro sogni per il post Covid e per il loro futuro.

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