Carlentini, GRANDE SUCCESSO PER IL NUOVO SPETTACOLO DI E CON CARLO BUCCIROSSO “LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PERBENE” IL CARTELLONE ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “TEATRO ARTE”

Carlentini, GRANDE SUCCESSO PER IL NUOVO SPETTACOLO DI E CON CARLO BUCCIROSSO “LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PERBENE” IL CARTELLONE ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE “TEATRO ARTE”

CARLENTINI –    Il 28 Gennaio 2021 il l teatro “ Turi Ferro “ di Carlentini, ospita un grande artista partenopeo, Carlo Buccirosso, noto nel panorama del cinema e del palcoscenico  italiano. Insieme a Carlo Buccirosso, nelle vesti del contribuente, si esibiscono bravissimi artisti come: Donatella De Felice la moglie, Elvira Zingone la figlia, Giordano Bassetti il figlio, Fiorella Zullo la cognata, Peppe Miale il cognato, Gino Monteleone il sacerdote, Matteo Tugnoli il filippino, Davide Marotta il postino, Tilde De Spirito la suocera ( in ordine di entrata ). Le scenografie sono state curate da Gilda Cerullo e Renato Lori, i costumi da Zaira De Vincentiis, le musiche da Paolo Petrella, il disegno luci da Francesco Adinolfi e la foto da Gilda Valenza, aiuto regia di Fabrizio Miano, la produzione di Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro. La vicenda ambientata a Napoli, vede protagonista Alberto Pisapia ristoratore in crisi, a causa del fallimento economico che sta vivendo e di cui ritiene cause principali di tutto il disastro, sua suocera funzionaria di Equitalia e suo fratello commercialista. Intorno a lui, ruotano magistralmente altri personaggi: la moglie ex cantante depressa, i figli Vincenzo e Matteo ( uno capocameriere e l’ altro laureato in chimica), la governante, il medico, una giovane infermiera, un postino nano e il curato Don Ciccillo, che sembrerebbe una figura marginale, ma in realtà serve a risolvere l’intreccio. A quanto pare, le figure dei parenti-serpenti, che non mancano in questa famiglia bizzarra, rappresentano una realtà con cui il pubblico può confrontarsi ed immedesimarsi. Facilmente, lo spettatore si rivede nella commedia della vita reale, invitandolo a riflette sugli equivoci e le inutili nevrosi di cui l’uomo si fa domare, sfociando in situazioni scomode che, con il senno del poi, si sarebbero potute evitare.Il palcoscenico, dunque ricco di figure eterogenee che ricordano la tradizione del teatro popolare napoletano, animata dalla modernità di una trama ricca di dinamismo e momenti di effetto. Inevitabilmente, si respira l’ aria delle battute e delle situazioni comiche del ritmo coinvolgente del teatro di De Filippo. Si tratta di uno spettacolo teatrale dove si ride tanto, con continui colpi di scena, caratterizzato dalla ricchezza, dal brio, dal ritmo delle battute e dalla lingua napoletana. La straordinaria mimica di Carlo Buccirosso, si distingue conquistando il pubblico e facendo satira sociale senza lasciare l’amaro in bocca, ma una grande risata sulle labbra. Attraverso il personaggio di Piasapia, Carlo Buccirosso dipinge l’ uomo medio che si lascia sopraffare dai mille problemi, fino a rasentare la distruzione della propria serenità e della propria individualità, precipitando in uno stato di follia e paranoia. Sarà lui stesso a dire che arriverà il miracolo…Quale? Qualcuno chiederà…E lui risponderà :“Quello della forza dell’ Amore”, unico, eterno ed universale motore di tutta l’ umanità.

 

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