Questa sera, in occasione della 5° edizione del Presepe Vivente al Monte (Largo della Fiera) a Belvedere (SR), apertura straordinaria anche del Presepe Monumentale in via Semaforo.
Il Presepe Monumentale è realizzato in un luogo in cui il tempo sembra scorrere più lentamente – in una “vecchia” casa con tetto in canne e tegole – a ricordare che nella frenesia e dai frastuoni dei nostri giorni, il Natale può essere sollievo alle ansie della vita.
La via Semaforo è stata istituzionalizzata nel 2016 come “La strada del Presepe” per l’opera presepiale di Angelo Di Tommaso che dal 1998 coinvolge l’intera Comunità rappresentando la Natività del Signore.
Lo sguardo si perde tra la ricostruzione di montagne, grotte, vicoli, archi e orti, e sembra di risentire l’eco delle voci della gente, della vita lenta ma operosa, in uno spazio fissato come in un eterno Avvento.
Oltre 20 personaggi in terracotta dell’artista calatino Vincenzo Velardita, che rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, in un ambiente semplice e laborioso.
Un Presepe grande, che accoglie i Magi con il cammello, il cavallo e l’elefante provenienti dall’Africa, dall’Europa e dall’Asia – simbolo dei continenti allora conosciuti – a dire che la Natività di Gesù, che non trovava posto a Betlemme, coinvolge tutta l’Umanità.
L’incanto della Natività, quest’anno, sembra nascosto da un grande arco che mette in primo piano I PASTORI: essi rappresentano tutti noi, ogni uomo in cammino, alla ricerca di Dio e del senso della vita. Guardando attraverso quell’arco, ecco il tempo di Dio, quella luce che abbraccia il mondo intero.
Al centro della grotta l’immagine di quel Bambino, donato all’umanità per mano di Maria, che apre le sue braccia al mondo per accogliere tutti.
Ecco I PASTORI: il fornaio e la signora che lavora il tombolo. La grotta con le botti e l’ombrellaio. E poi, ancora, giocatori di dama, artigiani, suonatori e animali tra arredamenti realizzati a mano e un’artistica, originale illuminazione del cielo.
Visitando il Presepe, tutti possano provare la gioia del Natale, nello spazio di una memoria che si rinnova ogni anno.
