Badia Grande e Il Mulino tramandano la tradizione popolare  dell’agnello pasquale alle immigrate del Sai Marsala

Badia Grande e Il Mulino tramandano la tradizione popolare dell’agnello pasquale alle immigrate del Sai Marsala

MARSALA – I ragazzi de Il Mulino e le immigrate di Badia Grande hanno “lavorato” insieme in un allegro laboratorio di cucina e di artigianato per la produzione dei tradizionali agnelli pasquali di pasta reale (marzapane). L’iniziativa, che si è svolta nell’ambito del progetto “Insieme si può” ha visto i ragazzi de “Il Mulino” (un’associazione che da 40 anni si adopera con dedizione di soggetti con disabilità, offrendo loro opportunità di crescita e di integrazione), al fianco delle giovani immigrate della “Cooperativa Sociale Badia Grande” che accoglie nel SAI Marsala dieci donne straniere in difficoltà, fornendo loro un solido rifugio, sostegno ed aiuto per integrarsi nella società. In questo laboratorio, la rievocazione delle antiche usanze ha saputo fondersi con la produzione di un dolce antico, radicato nella cultura popolare locale, creando un connubio unico tra passato e presente, tra tradizione e modernità. Il laboratorio è stato coinvolgente e avvincente, basato sul lavoro di squadra e arricchito dalla realizzazione di decorazioni e imballaggi tradizionali legati alla produzione degli agnelli pasquali. Oltre alla produzione degli agnelli, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di dedicarsi alla realizzazione di decorazioni e imballaggi per questi dolci simbolici, nonché alla creazione di cappelli per cuochi e presine da cucina. Con la guida esperta di Sergio, pasticcere dell’Associazione Il Mulino, affiancato per l’occasione da Souhir, giovane chef tunisina del SAI Marsala, il laboratorio ha fatto rivivere la tradizione culinaria siciliana attraverso la preparazione degli agnelli pasquali. Dosando con cura farina di mandorle e zucchero è stata ottenuta una pasta reale dolce, morbida e aromatizzata con la quale i partecipanti al laboratorio hanno plasmato con maestria gli agnellini, dolci tipici delle festività pasquali siciliane. Una volta pronti, gli agnellini sono stati colorati e rifiniti con attenzione ai dettagli della testa, per poi essere decorati con un labaro e un fiocchetto rosso. Adagiati su vassoi decorati con paglietta e cioccolatini, ogni agnellino è stato delicatamente avvolto in una campana di cellophane trasparente, pronto per essere presentato con orgoglio e gioia.
Al termine del laboratorio, i ragazzi de Il Mulino hanno compiuto un gesto di generosità e solidarietà, donando gli agnelli pasquali, i cappelli da chef e le presine da cucina alle giovani donne immigrate che hanno collaborato con loro in questa esperienza multi-creativa. Oltre alle abilità intellettuali e manuali, ciò che ha prevalso è stata la comprensione reciproca, la condivisione, l’amore e la solidarietà che si sono manifestati tra i partecipanti. “È stata un’esperienza indimenticabile di crescita e scoperta reciproca per tutti i partecipanti, nessuno escluso – concordano con grande soddisfazione i soci e il presidente Cristina Murana dell’Associazione Il Mulino, nonché il team della Cooperativa Badia Grande, composto da Rosy Gianquinto (operatrice legale), Ida Ingoglia (assistente sociale), Latifa Saadani (mediatrice culturale), Virginia Giacalone (operatrice all’integrazione) e Tommaso Platano (operatore) – ”. L’evento non è stato solo un’occasione per trasmettere l’arte della pasticceria tradizionale siciliana, ma anche per porre uno sguardo attento sulle sfide e le battaglie quotidiane affrontate da coloro che spesso vengono considerati “deboli” nella società contemporanea, come accade per chi diversamente abile e/o viene da altri Paesi. Tuttavia, in questo umile laboratorio alla periferia di Marsala, tra dolci profumati e sorrisi sinceri, essi hanno dimostrato tutta la loro forza e resilienza, abbattendo il muro di pregiudizi e stereotipi che troppo spesso li relega ai margini della società. Collaborando fianco a fianco, tra impasti profumati, modellazione e decorazioni, i ragazzi de Il Mulino e le ragazze di Badia Grande hanno dimostrato che la diversità è una ricchezza da abbracciare, e che solo accogliendo e celebrando le differenze si può sperare di costruire un futuro migliore per tutti.

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