Area di crisi industriale complessa, dall’incontro di oggi filtra un cambio di passo del Governo, l’On. Cafeo: “registriamo le buone intenzioni del Presidente Musumeci, ma per il rilancio dell’area industriale occorre che ognuno faccia la propria parte”

SIRACUSA – “Questa mattina si è svolto in videoconferenza un incontro avente per tema il riconoscimento di area di crisi complessa per la zona industriale di Siracusa, alla presenza del Presidente della Regione, di S.E. il Prefetto di Siracusa, dei deputati nazionali e regionali, delle aziende interessate nonché di Confindustria e della rappresentanza sindacale”.

A darne l’annuncio è l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.

“Dall’incontro è emerso, per la prima volta, un cambio di atteggiamento da parte del Governo regionale, da tempo auspicato – spiega l’On. Cafeo – aperto finalmente a chi vorrà decidere di investire in Sicilia, ovviamente nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti, soprattutto dal punto di vista del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità”.

“Le parole del Presidente, per quanto rappresentino una piacevole novità, dovranno però essere seguite come sempre dai fatti – prosegue l’On. Cafeo – in quanto l’area industriale di Siracusa può e deve, grazie al know-how raccolto in questi decenni, diventare il punto di riferimento per la transizione energetica e soprattutto ha la potenzialità per essere considerata l’hub energetico del Mediterraneo, nel quale collocare a pieno titolo anche l’eventuale termovalorizzatore – ribadisce ancora Cafeo – peraltro già nei piani delle aziende del Polo industriale come moderna fonte di approvvigionamento energetico in grado di risolvere, in un sol colpo, tre problemi e cioè quello dei rifiuti, quello propriamente energetico e, non certo secondario, quello occupazionale”.

“Se da una parte dunque seguiremo come sempre con attenzione e ci faremo promotori di questa importante svolta insieme alle associazioni datoriali e ai sindacati, dall’altra è importante che anche le aziende facciano la loro parte, a cominciare da Versalis – conclude l’On. Cafeo – ripartendo dalla revisione urgente della politica degli appalti, magari attraverso la ripresa del tavolo prefettizio avviato con i sindacati e poi interrotto”.

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