Acireale, Vita ecclesiale, Cammino sinodale e Informazione

Acireale, Vita ecclesiale, Cammino sinodale e Informazione

ACIREALE – La Voce dell’Jonio di Acireale, la Diocesi acese, con l’Ufficio per le Comunicazioni sociali, l’Equipe per il Cammino sinodale, la Delegazione siciliana della Fisc (l’associazione che raccoglie i giornali diocesani), il Csve (Centro servizi per il volontariato etneo) e l’associazione di volontariato Orazio Vecchio organizzano un evento formativo per i giornalisti sul tema Vita ecclesiale, Cammino sinodale e Informazione, che si terrà in tre diverse giornate, ciascuna con un sotto-tema diverso.

La prima giornata, sul sotto-tema “Prendere la parola nella Chiesa”, si svolgerà sabato 26 marzo 2022 dalle 9 alle 13; la seconda giornata, sul sotto-tema “Prendere la parola nella società”, si terrà sabato 2 aprile 2022 dalle 9 alle 13; la terza giornata, sul sotto-tema “Prendere la parola per gli ultimi”, è prevista per sabato 9 aprile 2022 dalle 9 alle 13.

Le tre giornate di lavoro si svolgeranno nella chiesa parrocchiale dei santi Cosma e Damiano di Acireale, sulla via Provinciale per Santa Maria Ammalati 143, che ha una capienza di oltre 300 (trecento) posti a sedere, senza le restrizioni previste dalle norme sulla sicurezza sanitaria, e oltre 90 (novanta) con le restrizioni. La chiesa è dotata dei più moderni mezzi tecnologici (schermo gigante, impianti di ripresa, registrazione e diffusione). L’evento è già sulla piattaforma della formazione professionale dei giornalisti, sulla quale ci si può prenotare da dieci giorni prima di ogni appuntamento.

Con questo evento formativo ci si propone di illustrare ai giornalisti la vita della Chiesa, italiana e particolare (cioè del territorio), soprattutto presentando il Cammino sinodale, nel quale è impegnata la Chiesa cattolica ad ogni livello e si concluderà nel 2025 con il Giubileo, quando si comincerà ad applicare e a vivere, nelle singole comunità, quanto scaturito dai 5 anni di Cammino.

Il Cammino sinodale prevede tre macro-tappe: la prima, che è già cominciata, durerà due anni ed è quella «dal basso». Avrà al centro le diocesi e le parrocchie; si caratterizza per ascolto di “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” attraverso la consultazione del popolo di Dio. Sullo sfondo le domande sollevate dalla pandemia.
La seconda tappa, che viene definita «sapienziale», vedrà impegnati soprattutto i vescovi, gli operatori pastorali, le Conferenze episcopali regionali, ma anche le facoltà e gli istituti teologici, l’Università Cattolica e la Lumsa, le realtà culturali presenti nel Paese. Si tratterà di leggere e analizzare quanto scaturito nel biennio precedente e integrarlo con gli spunti usciti dal Sinodo dei vescovi.
La terza e ultima tappa ha come orizzonte il Giubileo del 2025, quando potrebbe tenersi una grande assemblea nazionale che sarà chiamata a presentare «alcune scelte coraggiose, profetiche, per un annuncio più snello, cioè libero, evangelico e umile, come chiesto ripetutamente da papa Francesco». Una volta conclusa l’assemblea nazionale del 2025, il testo finale giungerà nelle diocesi. E così prenderà il via l’attuazione del percorso sinodale nelle Chiese locali che saranno chiamate a recepire i frutti di cinque anni di cammino condiviso.

 

Open chat
Ciao,
chiedici la tua canzone