SIRACUSA, FUGA A BORDO DI UN MOTORINO CON IL TELEVISORE RUBATO. ARRESTATI DAI CARABINIERI DI ORTIGIA

SIRACUSA, FUGA A BORDO DI UN MOTORINO CON IL TELEVISORE RUBATO. ARRESTATI DAI CARABINIERI DI ORTIGIA

SIRACUSA – Speravano di averla fatta franca i due giovani siracusani che lo scorso novembre avevano finto di essere i proprietari del televisore che trasportavano, ma non sono riusciti ad ingannare i Carabinieri della Stazione di Ortigia, che dopo solo un mese li hanno arrestati dai Carabinieri in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Siracusa su proposta del Procuratore Aggiunto Fabio Scavone, che ha condiviso le risultanze investigative prospettate dai militari. Un mese fa circa i due soggetti, Michael Berardi e Roberto Breci furono fermati dai Carabinieri mentre a bordo di un scooter trasportavano sotto braccio un televisore Samsung da 40 pollici ed un lettore dvd. Alla richiesta di spiegazioni, i giovani avevano spavaldamente sostenuto che gli elettrodomestici erano di loro proprietà e che stavano cercando di venderli.

Gli operanti tuttavia, insospettiti dall’atteggiamento comunque nervoso dei due soggetti e dai loro numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, hanno deciso di approfondire la questione. Gli accertamenti eseguiti hanno così portato ad appurare che poco prima, da un locale attiguo ad un ristorante vicino al luogo dove era stato effettuato il controllo ai due, era stato asportato un televisore ed un lettore dvd della stessa marca e modello di quelli trasportati dai fermati. La conferma dei sospetti è giunta poi dalla visione delle registrazioni di alcuni sistemi di videosorveglianza, nelle quali i Carabinieri hanno rinvenuto alcune immagini che ritraevano i due mentre, poco prima di essere fermati, uscivano dal locale appena svaligiato con sotto braccio la refurtiva.

Il Giudice non ha quindi avuto dubbi sulla colpevolezza dei due ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il Breci, che una volta rintracciato dai Carabinieri è stato associato alla casa circondariale Cavadonna, e di arresti domiciliari per il Berardi.

La refurtiva, malgrado il tempo trascorso dal furto, è stata fortunatamente recuperata e restituita al suo legittimo proprietario, che aveva a suo tempo sporto denuncia.

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