Roma, Le partita iva “associazione apartitica ed apolitica” italiane su sono riunite oggi a Piazza del Popolo

Roma, Le partita iva “associazione apartitica ed apolitica” italiane su sono riunite oggi a Piazza del Popolo

ROMA – Le partita iva “associazione apartitica ed apolitica” italiane su sono riunite oggi a Piazza del popolo in Roma per vibrare una composta ma forte protesta per rappresentare tutto il disagio che oggi, a quasi due anni dall’inizio della pandemia le partite iva rappresentate e non solo stanno attraversando nella totale “sordità” dei vari Governi che si sono avvicendati nel tempo.
“Reclamiamo dignità e certezze per poter tornare a fare impresa e tornare a produrre ed offrire i nostri prodotti ed i nostri servizi” la delegazione siracusana “capitanata” dal coordinatore per la regione sicilia Barbara Cannata, insieme alle varie delegazioni provinciali presenti Roma. Replica Cannata a causa della pandemia e della mancata presenza al mio fianco dello Stato Italiano ho perso tutto ciò che nel tempo avevo costruito con sacrificio ed abnegazione al mio pub, punto di ritrovo della movida Siracusana. Quello Stato a cui io ho nel tempo contribuito con tasse e contributi, oggi totalmente assente nessun sostengono se non miseri ristori di pochi euro, tutti destinati a pagare debiti pregressi che a causa dell’immediato stop che l’economia ha subito. Oggi a roma vogliamo dimostrare il totale sgomento e disappunto verso le istituzioni per cui siamo oggi solo un numero da gestire nel peggiore dei modi, siamo privati oltre delle libertà costituzionali anche di ogni dignità covile, i nostri figli vivono condizioni di diseguaglianze rispetto, per esempio i figli di un impiegato pubblico che ad oggi non ha avuto alcuna degressione economica rispetto al mondo delle partite iva che ad oggi costituiscono il cuore pulsante dell’economia. Le diverse categorie professionali, anch’esse partite iva, rappresentate in piazza da Butera Antonino, lamentano il mancato riconoscimento di ogni diritto anche persino quello di ammalarsi, si perché si deve sapere che se io da consulente del lavoro contraggo il virus non sono dispensato dalle scadenze e dagli adempimenti, ed i miei clienti, al fine di garantire la scadenza devono cambiare professionista o subire la sanzione. Qualcuno ci può rispondere e spiegare come queste ed altre macroscopiche ed inaccettabile diseguaglianze possono essere accettate in silenzio in uno stato civile.? Quindi oggi tutti noi qui riuniti manifestiamo il nostro disappunto e sgomento verso chi ha attenzioni solo per le Lobby organizzate in centri di altissimo interesse, trascurando le partite ove che ad oggi non siamo stati tutelati.

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