Pendolaria 2021, tra i relatori della presentazione del rapporto in videoconferenza anche il parlamentare siracusano Paolo Ficara

Pendolaria 2021, tra i relatori della presentazione del rapporto in videoconferenza anche il parlamentare siracusano Paolo Ficara

ROMA – “Con il rapporto Pendolaria2021, Legambiente ci offre un importante quadro della situazione del trasporto pendolare di casa nostra, accendendo i riflettori su quelle criticità e opportunità che anche il MoVimento 5 Stelle ha spesso segnalato come priorità e inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza ora all’esame delle Camere”, così il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Paolo Ficara (M5s). Il parlamentare siracusano ha partecipato tra i relatori alla presentazione in video conferenza del rapporto 2021. Una interessante analisi a più voci, per fare il punto sul trasporto ferroviario, sul trasporto pubblico locale e sulla mobilità ciclabile in ambito urbano.  “Sono le tre priorità su cui occorre muoversi anche per reagire alla pandemia: partiamo dalle esigenze dei cittadini, analizzando le modalità di spostamento di persone e merci e poi parlare di infrastrutture. Questo ci permetterà di ridurre gli sprechi”, ha introdotto Ficara.

“Il Recovery Plan può rappresentare quella reazione ad una crisi globale come la pandemia, in grado di imprimere una svolta per una mobilità davvero sostenibile, a cominciare dal trasporto ferroviario. E tra i collegamenti nazionali, oltre i successi dell’alta velocità, occorre investire maggiormente sul network degli Intercity giorno e notte, garantiti grazie agli oneri di servizio pubblico, garanzia del diritto alla mobilità per tanti cittadini, soprattutto in alcune zone del Paese non servite dall’alta velocità, come il centro sud. I dati hanno mostrato che i passeggeri sono in aumento sui treni regionali e metropolitane, anche sugli intercity (+0,8% nel 2019 rispetto al 2018), ma la crescita complessiva varia molto tra le diverse aree del Paese: se in alcune Regioni, infatti, il numero degli spostamenti in treno è quasi raddoppiato tra il 2011 e il 2019, in altre si è assistito a un calo anche importante, soprattutto al sud. Buone notizie finalmente per la Sicilia, che segna tra il 2019 e il 2018 un aumento, seppur limitato, del numero delle corse e dei passeggeri, passato da 42.374 a 47 mila oltre ad un importante svecchiamento dei mezzi iniziato a dicembre 2019 e che proseguirà nel 2021 con 5 nuovi treni ibridi. Segnale che migliorando il servizio, l’utenza risponde”, ha analizzato Paolo Ficara.

Per poi indicare anche l’occasione offerta dal Recovery “per aumentare l’offerta del servizio, come i treni notte, e rinnovare il materiale rotabile. La ripartenza dopo la pandemia non potrà e non dovrà lasciare indietro né parti di Paese né fasce di popolazione: i fondi del Recovery e gli altri fondi europei e statali disponibili, che in ‘un’ottica di sistema il governo uscente ha affiancato ai primi, devono servire non solo alla ripresa e alla sostenibilità ambientale, ma anche a mantenere coesa l’Italia”, il pensiero di Paolo Ficara.

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