Palermo, da domenica la Sicilia si colora di arancione

Palermo, da domenica la Sicilia si colora di arancione

PALERMO – La Sicilia lascia la zona rossa per entrare in quella arancione. E’ quanto prevede la nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, che entrerà in vigore a partire da domenica 31 gennaio.
L’annuncio arriva nel giorno in cui l’isola registra un numero senza precedenti di guariti: 2.816, tre volte il numero dei nuovi casi (944) che da alcuni giorni si mantiene ormai stabilmente sotto quota mille. I tamponi processati sono 25.461, con una incidenza di positivi pari al 3,7%. La regione resta al settimo posto per contagio in Italia insieme al Piemonte e dopo Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Lazio, Puglia e Veneto. Le vittime sono 37, che portano il totale a 3.408. Grazie al record di guariti il numero complessivo degli attualmente positivi scende a 44.267, con un decremento di 1.909 casi rispetto a ieri. Continuano a scendere anche i ricoveri ospedalieri di pazienti Covid: sono 1.584, ovvero 36 in meno, dei quali 211 in terapia intensiva (-4).
Un altro indicatore utile viene dallo screening effettuato nelle scuole dell’infanzia, elementari e nelle prime classi della media (dove le lezioni si svolgono in presenza). Secondo i dati forniti al ministero dall’Ufficio scolastico regionale, al 25 gennaio si registra un’incidenza di alunni positivi, dello 0,27% rispetto alle 0,46% del 19 novembre scorso. Lunedì prossimo rientreranno a scuola anche i ragazzi delle classi II e III media, che in Sicilia sono 144.976 Si rafforzano infine i controlli da parte delle Forze dell’ordine. La Guardia di finanza di Nicosia (Enna) ha eseguito una serie di perquisizioni domiciliari nell’ambito dell’indagine sul focolaio di contagi registrato a Capizzi, in provincia di Messina. Al centro dell’inchiesta, avviata dalla Procura di Enna, una festa di compleanno svoltasi a ridosso delle festività natalizie in un locale di Nicosia alla quale avrebbero partecipato 150 invitati, in prevalenza giovani, tutti provenienti dal paese del Messinese. L’obiettivo degli inquirenti è quello di accertare se il boom di contagi registrato a Capizzi, poi divenuto ‘zona rossa’, e nei comuni limitrofi sia stato causato da comportamenti illeciti che hanno determinato un’esponenziale ed improvvisa crescita dei contagi tra gli abitanti della zona, dove proprio oggi si è registrata un’altra vittima. Allo stato il reato ipotizzato è quello di epidemia colposa.

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