Lentini, Discarica Armici, il Cga da ragione alla Pastorino. Pronta la protesta dei presidi

Lentini, Discarica Armici, il Cga da ragione alla Pastorino. Pronta la protesta dei presidi

LENTINI – La discarica per rifiuti speciali non pericolosi, in contrada Armicci a Lentini, si deve fare. Lo ha deciso il Cga di Palermo, che ha accolto il ricorso del Pastorino contro il comune di Lentini. I giudici del Tar con la sentenza del 4 dicembre 2018, che aveva dato ragione al comune di Lentini annullando il decreto autorizzativo della discarica, è stata ribaltata dal Consiglio di Giustizia Amministrativa del 19 giugno. In aula, il Comune è stato rappresentato dall’avvocato Gianluca Rossitto, in passato duramente attaccato sui social per via della sua parentela con l’ex assessore all’ambiente Santi Terranova. Lo scorso anno il giudici del Tar avevano dato ragione al Comune, annullando dunque il decreto 2070 dell’assessorato regionale dell’Energia del 13 dicembre 2016 che aveva per oggetto la modifica del capoverso che dava al Comune la facoltà di scegliere se autorizzare o meno la realizzazione della discarica Armicci nell’omonima contrada lentinese, con la palla che era passata esclusivamente in mano alla Regione. Quest’ultima, paradossalmente, si era espressa favorevolmente all’impianto nonostante la presenza, a poche centinaia di metri, di un’area archeologica vincolata e del lago di Lentini – sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale – che lo stesso ente voleva rilanciare affidandolo al Comune. Il Tar condannò l’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità al pagamento delle spese giudiziarie in favore del comune di Lentini, duemila euro oltre oneri. Adesso la sentenza è stata ribaltata dai Giudici del Cga, ridando la possibilità alla Pastorino di riavviare il cantiere. “Di fatto il Cga – hanno detto i componenti del coordinamento Armicci – ha sposato in pieno le posizioni dei nuovi avvelenatori di turno, la Pastorino. Di fatti viene ribadito che la volontà degli abitanti e degli enti locali non conta nulla, che la volontà di un consiglio comunale che ha negato la variante urbanistica può essere sostituita dall’autorizzazione della Regione”. “E adesso? – h aggiunto Maria Adagio, componente del coordinamento Armicci – Adesso non possiamo tirarci indietro di fronte a questo ennesimo attacco. Adesso e più di prima Lentini e il territorio dovrà dar prova del proprio coraggio e determinazione. Su tutti i fronti, da Armicci a Bonvicino, occorre prendere una posizione. La lotta non si ferma, per il bene dei nostri bambini e la nostra terra va difesa a denti stretti. Amareggiato è il sindaco di Lentini Saverio Bosco che, tramite il legale continuerà la battaglia legale

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