Il valore di un regalo di Natale realizzato dagli artigiani: in Sicilia l’offerta di 18 mila imprese A dicembre nell’Isola verranno spesi quasi due miliardi di euro per i prodotti artigianali

Il valore di un regalo di Natale realizzato dagli artigiani: in Sicilia l’offerta di 18 mila imprese A dicembre nell’Isola verranno spesi quasi due miliardi di euro per i prodotti artigianali

PALERMO – Creatività, ingegno, tenacia, passione e unicità. Ecco gli elementi chiave che fanno la differenza e danno valore a un regalo di Natale realizzato dagli artigiani. In Sicilia sono 18 mila le imprese artigiane attive – per lo più imprese familiari – in 43 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale. I dati sono forniti dall’osservatorio economico di Confartigianato Sicilia.

L’acquisto di prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali è una scelta etica a sostegno del territorio, in occasione delle festività natalizie così come nella quotidianità, che genera valore per l’acquirente, per il destinatario del dono e per la comunità.


Scegliere i prodotti e servizi artigiani offerti sul proprio territorio non vuol dire solo sostenere l’impresa, l’imprenditore e i 40 mila addetti e le loro famiglie, ma anche il benessere della comunità, dato che il 35,4% delle micro e piccole (3-49 addetti) imprese del territorio sostengono o realizzano iniziative di interesse collettivo esterne all’impresa – per lo più iniziative sportive, umanitarie, culturali e divulgative generali (non collegate all’attività dell’impresa), di contrasto alla povertà e al disagio sociale e socio- assistenziali. Si tratta del 98,5% delle imprese totali impegnate in attività di interesse collettivo.

Di seguito alcune evidenze che sottolineano il valore di mercato e sociale conseguente all’acquisto di prodotti realizzati da imprese artigiane e da micro e piccole imprese (MPI).
IL VALORE DEL LAVORO. Nella manifattura delle MPI e dell’artigianato il peso del valore del lavoro sul fatturato è di 4 punti superiore a quello delle medie e grandi imprese (15,8% vs. 11,9%). 

LA QUALITÀ E LA PROFESSIONALITÀ. La qualità del prodotto o del servizio offerto viene indicata come principale fattore competitivo da oltre il 69,5% delle piccole imprese siciliane, a cui 
segue la professionalità e competenza del personale (46,4%). 

IL SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE. Nelle MPI e nelle imprese artigiane lavorano l’83,2% degli occupati del nostro territorio. 

LA SOSTENIBILITÀ. Oltre due terzi (69,3%) delle micro e piccole imprese a vocazione
artigiana sono orientate al green, riducendo la produzione di rifiuti, contenendo l’utilizzo di acqua nel processo produttivo e diminuendo i consumi di energia elettrica. Comprare a Km 0 vuol dire anche essere più rispettosi dell’ambiente: il 70,1% delle Mpi siciliane hanno come principale mercato di riferimento il comune in cui sono localizzate, il 52,1% i comuni della stessa regione in cui sono ubicate. 

IL SOSTEGNO AL MADE IN ITALY. Il sistema di offerta del made in Italy è un asset chiave per la crescita del Pil. Conosciuto e apprezzato all’estero, il made in Italy affonda le sue radici sul territorio.
IL SOSTEGNO AL WELFARE. Le micro e piccole imprese generano utili tassati in Italia; anche il lavoro generato dalle Mpi risiede in Italia e contribuisce alle entrate previdenziali, essenziali per garantire i servizi del sistema di welfare. 

Anche con le limitazioni da Covid-19 le Mpi e l’artigianato sono vicine ai propri clienti: si può comprare locale recarsi nel luogo in cui si trova l’impresa, il negozio, la bottega o il laboratorio, poiché a seguito delle limitazioni imposte a causa della diffusione del virus, molte imprese artigiane e Mpi si sono attivate su canali alternativi di vendita realizzando consegne a domicilio, intensificando e organizzando del take away e accrescendo l’offerta tramite l’e-commerce. 


Va inoltre tenuto conto che le Mpi manifatturiere che producono beni, ogni 100 euro di fatturato ne destinano 71,9 euro per l’acquisto di beni e servizi, favorendo una vasta domanda nei settori dell’indotto: legno, metallo, vetro, cemento, gomma-plastica, meccanica, tessile, servizi di trasporto e logistica, servizi di pulizie e sanificazione e servizi digitali e amministrativi.

Prendendo a riferimento la spesa delle famiglie relativa a prodotti e servizi maggiormente scelti come regali in settori presidiati dalle imprese artigiane – prodotti alimentari e bevande, moda e gioielleria, mobili, articoli tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per la casa e il giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi per la cura della persona – si stima a dicembre una spesa delle famiglie in regali di Natale, intercettabile dalle imprese artigiane che offrono beni e servizi di qualità che possono essere regalati in occasione della festività, pari a 1,8 miliardi di euro.

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