Eurovision 2023, svelati alcuni dettagli della performance di Marco Mengoni

Eurovision 2023, svelati alcuni dettagli della performance di Marco Mengoni

A dieci anni di distanza dalla sua prima partecipazione all’Eurovision Song Contest (Malmö, 2013) con “L’essenziale” (certificato quattro volte disco di platino, ndr), Marco Mengoni è pronto a tornare su quel palco per condividere tutta l’energia e la forza di “Due Vite“: un brano che parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, ovvero quella con se stessi.

Scritta dallo stesso Mengoni insieme a Davide Petrella e Davide Simonetta, con la produzione di E.D.D. e Simonetta, “Due Vite” è anche un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, e ad accettare gli errori come dei momenti di crescita. Il racconto, molto serrato, ha inoltre due diversi livelli di lettura. All’interno del brano c’è infatti una parte onirica, ricca di immagini e di figure legate all’inconscio, che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici.

“Ho scelto Due Vite perché voglio portare me stesso su quel palco e questo brano è una riflessione a cui tengo molto. Mi piace l’idea che arrivi a così tante persone, anche con un background culturale e musicale così diverso dal mio. E’ un viaggio intimo, un invito ad accettare quello che la vita ci offre, perché tutto quello che viviamo ci serve per crescere e va accettato, senza ripensamenti e rimpianti, senza se e senza ma”.

Eurovision 2023, Marco Mengoni sul palco con Yoann Borgeois

Per la sua esibizione sul palco della Liverpool Arena di sabato 13 maggio, Marco Mengoni ha scelto una narrazioneconcreta“, che evidenzia la relazione intima con noi stessi e la ricerca di equilibrio tra sogno e realtà. Ed ecco che, durante la sua performance, sul fondo si staglieranno due figure, che si muoveranno su due scale speculari, tra il cielo che si comporrà sul gigantesco ledwall che incornicerà la scena e il palco che si farà nebuloso.

Yoann Borgeois – performer, coreografo, direttore artistico e acrobata – racconterà così come la nostra essenza più vera “sia un esercizio di equilibrio tra conscio e inconscio”, rimbalzando (su un trampolino) e tornando in equilibrio sulla scala, esattamente come accade dentro di noi. Il nostro essere più autentico e la presa di coscienza di noi stessi passano infatti attraverso l’accettazione – simboleggiata da un abbraccio finale – di tutte le nostre sfaccettature.

“Volevo fortemente che il messaggio di Due Vite arrivasse chiaro dal palco di Eurovision e credo che la performance di Yoann Borgeois mi permetta di fare proprio questo”, ha spiegato Mengoni che, per realizzare la performance, ha ancora una volta scelto di collaborare con il team di Black Skull Creative.

Poi, ha aggiunto: “Sono davvero onorato di avere Yoann sul palco con me. Sono un suo grandissimo fan da tempo e sono felice di collaborare con lui in un evento così importante, per parlare di qualcosa che per me è fondamentale”.

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