Coronavirus; tre casi ad Augusta. Il sindaco Di Pietro: “

Coronavirus; tre casi ad Augusta. Il sindaco Di Pietro: “

AUGUSTA – Sono tre in totale i positivi al Covid nel territorio di Augusta e altre persone sono in attesa dell’esito del tampone. A darne notizia è il sindaco Cettina Di Pietro, che attraverso un post sulla propria pagina social tiene a fare chiarezza sulla situazione del contagio da Coronavirus nel territorio comunale. Proprio di ieri la notizia di un nuovo caso in provincia di Siracusa, che a quanto pare sarebbe proprio di Augusta. A prescindere da tutto il primo cittadino, però, tiene a precisare che si tratta di casi di importazione e invita la cittadinanza al massimo della prudenza per ridurre al minimo i rischi di contagio. “Colpisce come nel momento di peggiore crisi – scrive la Di Pietro – quando a livello nazionale i contagiati erano decine di migliaia e quando anche comuni a noi vicini erano pesantemente colpiti, Augusta, grazie anche a un rispetto scrupoloso del lockdown da parte dei cittadini, non ha mai superato la soglia dei contagiati di 10 unità. In questo momento questi tre casi sono, perciò, un numero che mi preoccupa. Vero è che sono, per così dire, casi di importazione, ossia di augustani che rientravano dall’estero, ma è pur vero che la loro presenza sul territorio potrebbe ingenerare altro contagio.” Fortunatamente oggi conosciamo il virus e sappiamo che ci sono delle semplici precauzioni che, se correttamente adottate, sono in grado di prevenire la diffusione del virus. “Basta indossare, in maniera corretta – evidenzia il sindaco -, la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza, soprattutto nei luoghi al chiuso. A tal proposito mi richiamo espressamente alla Ordinanza emanata dal Ministro della Salute proprio ieri 1 agosto che vi riporto nei tratti salienti: Art.1 (Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria) 1. Ai fini del contenimento della diffusione del Covid-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto di sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti. E’ fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, fatte salve le eccezioni già previste e validate dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile. Evitare il contagio è nelle responsabilità di ognuno di noi. Nessuno può pensare di essere immune e nessuno può pensare di non essere veicolo di contagio. Vi chiedo pertanto, ancora una volta, di rispettare queste due semplici accorgimenti. Facciamolo per il bene di tutta la comunità.”

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