Catania

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CATANIA. Ascolto e dialogo partendo dalle periferie per mettere al centro dei nuovi progetti le singole aziende  per ripercorrere le nuove strategie della Federazione italiana delle industrie del legno, del sughero, del mobile e dell’arredamento che dal Sud arrivano al Nord Europa.   Sono in sintesi gli obiettivi del  presidente nazionale di FederlegnoArredo Emanuele Orsini, eletto il 14 febbraio scorso,  con un larghissimo consenso in occasione dell’assemblea nazionale e succede a Roberto Snaidero che parte dalla Sicilia per il primo incontro con le aziende dell’intera isola. Il presidente Emanuele Orsini accompagnato dal direttore generale Sebastiano Cerullo, dal presidente di Rilegno Nicola Semeraro e da quello di E.p.r. Paolo Fantoni ha incontrato a Catania,nel salone conferenze del Parco degli Aragonesi i titolari di sessanta aziende. All’incontro aperto dal coordinatore nazionale di Assoimballaggi Cosimo Messina, hanno partecipato il vice presidente  regionale di Confindustria Silvio Ontorio, di Confagricoltura Massimo Franco e i consoli onorari di  Malta Chiara Calì e della Azerbaigian Domenico Coco. “La filiera del legnoarredo rappresenta uno dei settori manifatturieri più importanti del Paese – ha detto il presidente nazionale di FederlegnoArredo Emanuele Orsini – Per questo va tutelato e rafforzato con politiche di crescita che tengano conto del forte legame con i territori che da sempre esprimono vitalità in termini di occupazione e fatturato. Vicinanza, ascolto e dialogo sono le priorità che contraddistingueranno i percorso di questo impegno, incontrando le imprese il territorio per raccogliere bisogni e lavorare insieme per dare risposte. La Sicilia rappresenta il 34% delle aziende della filiera e in termini di fatturato. La federazione punterà sui giovani imprenditori”. “E’ stato un confronto molto proficuo – ha aggiunto il coordinatore nazionale di Assoimballaggi Cosimo Messina – con il nuovo presidente che a raccolto esigenze, speranze per il futuro del nostro settore. La Sicilia con u Pil che raggiunge gli 86.7 miliardi e pesa il 5% totale nazionale”. “Il nostro lavoro – ha concluso il presidente nazionale – dovrà contribuire al rinnovamento del Paese sia dialogando in modo sempre più stretto con le istituzioni, sia favorendo investimenti, innovazione e alleanze con il mondo universitario e della ricerca”.

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