AMO DI RESISTENZA, FORZA E AMORE. PER CANI E GATTI COMPRESI

AMO DI RESISTENZA, FORZA E AMORE. PER CANI E GATTI COMPRESI

Buon anno a tutti belli (e brutti!). Rieccoci.

Sù quanti messaggi di auguri, buoni propositi, buoni auspici ci siamo scambiati in questo periodo di festività, ormai terminato (per fortuna!)  Quanti auguri veri, sentiti e quanti finti più dell’esito dei tamponi rapidi? Quanta gente ha scalato la posizione del messaggi su whatsapp? E quanti “vaf***lo non si fa sentire mai e manda gli auguri”? Tanti, troppi.

Dal 2022 mi aspettavo grandi cose. E per non deludermi il nuovo anno ha ben pensato di presentarsi in tutta la sua grandiosità fin dal suo primo giorno. Porca miseria! La mia testa non si è fermata un attimo, e se già dormo poco, nei giorni precedenti, ho dormito ancor meno.

Uno shaker di sensazioni, emozioni e qualche pensiero di troppo. Uno più di tutti: l’incidente subito dalla mia Raya il primo giorno dell’anno.

Il sole, il rumore del mare, la pallina da tennis. Le sua foga nel correre libera e spensierata, la mia gioia nel vederla divertire senza limiti e spazi. Poi l’amo da pesca, l’avvolgi lenza fluorescente e le corse in clinica. 

Si avete ben capito: amo da pesca in spiaggia, con tanto di avvolgi lenza. Ahimè, il menefreghismo, l’ inciviltà  e la noncuranza dei nostri amici pescatori hanno creato solo danni. Sfortunata la mia Raya, ma al suo posto poteva esserci qualsiasi altro essere: animale o umano. Senza parole!

AMO LASCIATO IN SPIAGGIA
Amo estratto dallo stomaco del cane

Ah, dove? Nella famosa spiaggia, di Marina di Melilli, comune di Priolo Gargallo. Chi di Siracusa come me, o zone limitrofe  conosce bene il posto!

Subito ecografia, amo ben posizionato al centro dello stomaco, impossibile intervenire in endoscopia. Il dottore mi chiama a colloquio: Raya, già sedata, mi riconosce subito scodinzola, infatti, non appena mi vede. Una carezza alla mia piccola, il mio: “dottore mi raccomando” singhiozzato e subito fuori dal gruppo operatorio.

Le interminabili ore di attesa le ho trascorse col mio iPhone in mano le foto della mia Raya, quelle scattate pochi minuti prima, una serie di caffè e un pacco di chewingum. Telefonate, a raffica, con mamma. Una stories su IG e tanti messaggi per Raya.

Il tempo, quando vuoi passi in fretta, invece, sembra fermarsi. Ed è in quei momenti infiniti che mi succede sempre, di pensare e ripensare. A cosa? Alle cose belle e a quelle brutte. Alle persone a cui voglio bene e a quelle che mi stanno antipatiche. Insomma penso a tutto e a niente. Cerco solo di distogliere l’attenzione da un qualcosa di più importante. In questo caso da un qualcuno che mi ha salvato in un periodo della mia vita triste e vuoto.

Ignoro che sia il 1 gennaio, tanto da non rispondere né a telefonate né a messaggi di auguri. Per quello c’è tempo. Chi vuol capire, fidatevi, capisce. Anche dopo del tempo, anche dopo delle spiegazioni. Chi tiene a te, comprende tutto, purché ci sia rispetto.

Scrivendo rivivo ogni singolo istante di quella giornata, mi volto e tutta rannicchiata (finalmente dopo giorni di malessere!) c’è lei, la mia Raya. Sì, l’intervento chirurgico durato oltre 2h è andato bene. Siamo tornati a casa con una cicatrice all’addome, un fianco e una zampetta rasati.

Adesso sì, è proprio il mio cane. Persino stesso intervento all’addome, ovvio io non mi ero mangiata un amo. Oggi, sorrido e provo a scherzare un po’, ci provo soltanto eh.

E’ stato con un pianto liberatorio, tra le braccia di papà, che ho scaricato ansia e tensione frattanto che aspettavamo news di Raya durante l’intervento. Perchè solo in un abbraccio vero, come quello dei miei genitori, riesco a lasciare andare la mia corazza.

Ah gli abbracci e i baci! Fortuna (ironico, eh!) ringrazio il covid che ci ha consentito di evitarne di finti, di asettici e privi di sentimento. Dai su, in quanti di questi ci siamo imbattuti?

E poi, invece, un esserino a quattro zampe, post intervento, con le zampe tremanti, ancora stordito dall’anestesia, appena incrocia il tuo sguardo ti salta addosso e non ti molla un attimo. Gli animali capiscono.

E’ la gente animale a non capire nulla. Zero proprio, tanto da non curarsi nel lasciare in spiaggia materiale pericoloso tanto da creare danno.

Ovvio, la mia Raya è forte, si riprenderà presto. Ciò che rimarrà sarà una bella cicatrice che, un cucciolo di 9 mesi, non avrebbe mai avuto se non per lo spiacevole e triste inconveniente.

Ma l’uomo, sì noi uomini molte volte trascuriamo molte cose. Troppe.

Concludo? Sì ma ci tenevo a raccontare l’accaduto così chiunque voglia trascorrere del tempo col proprio animale in qualsiasi spazio pubblico all’aperto, stia super attento.

Ancora una parentesi: sono d’accordo con la prima parte del discorso, di qualche giorno addietro, di Papa Francesco  relativo all’importanza delle adozioni. Favorevolissima da sempre.  Sono, però, in egual modo contrariata sul resto. Su cosa? Sul pensiero espresso sui cani e gatti. Mio caro Papa, probabilmente ti sei espresso male tanto da risultare un tantino superficiale con quelle dichiarazioni. Non è da te, in tanti ci siamo rimasti male, specie in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dove l’unica costante è l’incertezza.

Grazie già adesso 2022: nell’arco di pochissime ore mi hai fatto provare brividi ed emozioni, sopra ogni equilibrio e follia. Ah sì, mi hai fatto conoscere anche delle belle persone. Ah no, aspetto per dirlo!

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