A Siracusa, il 2 giugno dell’unità territoriale, sociale e istituzionale

A Siracusa, il 2 giugno dell’unità territoriale, sociale e istituzionale

SIRACUSA – “Non ci consegnate solo la bandiera, ma l’Italia intera!”. Così i ragazzi della Consulta provinciale degli studenti di Siracusa hanno concluso uno dei momenti più significativi delle celebrazioni per il 76° Anniversario della Fondazione della Repubblica. Ovvero quando, dopo l’ammaina bandiera, il tricolore è stato loro consegnato dal Prefetto, dal Questore, dal Presidente del Tribunale, dal Procuratore della Repubblica, insieme a due dei detenuti del Carcere di Siracusa che lo avevano realizzato.   E sono stati davvero tantissimi i momenti in cui le celebrazioni per il 76° anniversario della Fondazione della Repubblica – svoltesi in maniera itinerante nell’area degli Iblei – hanno rappresentato un solido collante tra Istituzioni e cittadini di ogni età, tra le diverse anime del tessuto sociale, tra generazioni. A Palazzolo Acreide, Ferla e Cassaro si è respirata un’atmosfera di coesione, spontanea ed autentica, tangibile e non solo enunciata, alimentata dai simboli della Repubblica e dal gioioso sentimento di appartenenza ad un’unica comunità, siracusana e italiana. Parlamentari nazionali e regionali, studenti, Sindaci e vertici istituzionali provenienti da tutta la provincia hanno onorato i principi della Carta costituzionale – che proprio il 2 giugno di 76 anni fa cominciava a delinearsi con l’elezione dell’Assemblea costituente – riaffermandone la propria convinta adesione nel commosso ricordo di quanti hanno sacrificato la vita per la libertà e la democrazia. Un ritmo serrato per un 2 giugno ricco di contenuti ed emozioni, sempre all’insegna dell’inclusione a tutto tondo – ideale e sostanziale – come testimoniato anche dalla stretta connessione di tutti gli eventi, pur se ospitati in siti differenti. Come, per esempio, la contemporanea esibizione per le piazze e vie dei 21 Comuni delle rispettive bande musicali.  Ancora, sia le cerimonie dell’alzabandiera e dell’ammainabandiera, sia la consegna delle medaglie alla memoria di Paolo Leone e Vincenzo Mallemi (internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale) e, poi, delle onorificenze al merito della Repubblica si sono svolte, rispettivamente, a Palazzolo Acreide e a Ferla. Stessa successione per la sottoscrizione del documento che ha segnato l’avvio del percorso collaborativo pubblico/privato, “Legalità vs illegalità: il discrimine nella responsabilità sociale”, finalizzato alla promozione di iniziative volte a prevenire quelle situazioni, pregiudizievoli per la sicurezza urbana e la quiete pubblica, che rischiano di danneggiare fortemente il territorio e le attività imprenditoriali che in esso operano. In entrambe le cittadine e a Cassaro, nella splendida riserva naturale orientata di Pantalica, protagonisti la creatività e il talento di bambini e ragazzi delle suole siracusane che si sono cimentati in elaborati grafici e testuali, canti e danze, nella composizione estemporanea della cartina geografica dell’Italia, persino nella simulazione della scelta referendaria tra monarchia e repubblica. Determinante in tale ottica, il contributo della Consulta provinciale degli studenti che – sin dalle prime fasi preparatorie – ha svolto un trascinante, prezioso ruolo di interfaccia tra Istituzioni e il mondo giovanile rappresentato. Le parole del loro portavoce, Lorenzo Gennaro, sono state un messaggio potente, una finestra aperta sulla vitalità e profondità di menti tutt’altro che acerbe. La Repubblica ha reso liberi i cittadini da qualsiasi decisione autoreferenziale – ha affermato – assicurando allo stesso modo una libertà democratica nel modo di agire dell’individuo che in ogni caso ha sempre il diritto di difendersi e di essere difeso. I valori che si pongono alla base della Repubblica italiana, costruita con il sangue dei nostri nonni e delle generazioni che ci hanno preceduto, devono servire a noi giovani come monito per comprendere come per costruire la democrazia sia necessario l’intervento di tutti…  Il dialogo costruttivo che il nostro organo ha costituito con la prefettura e con i comuni ha permesso la costituzione della stessa consapevolezza civica che permette di dire ai ragazzi che gli organi istituzionali non sono nemici da considerare in modo ostativo, ma alleati con cui costruire in modo consapevole il nostro futuro. Di grande impatto emotivo, l’interpretazione dell’inno da parte dei bambini dell’Istituto comprensivo “Valle dell’Anapo” sulle note del famoso bassista, Saturnino Celani, in un video registrato per la circostanza. Altrettanto coinvolgenti la musica e i testi degli Isteresi – la band pop/rock ennese che proprio nei giorni scorsi si è aggiudicata il premio “Sanremo giovani” – per aver saputo declinare l’orgoglio patriottico nella storia più recente, pure rendendo omaggio ai tanti servitori dello Stato vittime della violenza mafiosa con la loro canzone “Casa nostra”. Il Prefetto, Giusi Scaduto, ha voluto sottolineare come grazie alla straordinaria sensibilità di tutte le Istituzioni coinvolte – e specialmente dei Sindaci di Palazzolo Acreide, Ferla e Cassaro, del Comandante Marittimo Sicilia, del Dirigente dell’Ufficio provinciale scolastico e del Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle foreste – durante i preparativi non ci sono state barriere né periferie, nessuna “distanza” di ruolo né anagrafica. È stato un vero fiorire di virtù civiche, tanto nei giovani quanto negli adulti: cittadine e cittadini che, animati da un sentire comune, hanno messo a disposizione il proprio talento, la propria operosità per riempire di significati profondi ed inclusivi la nostra Festa nazionale, il 76° compleanno della Repubblica italiana, curando con amore ogni dettaglio. Desidero perciò rivolgere – ha concluso il Prefetto – un commosso e sentito ringraziamento alle donne e agli uomini che hanno collaborato nell’organizzazione dell’iniziativa

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