Siracusa, Lo spopolamento delle zone interne della Provincia

Siracusa, Lo spopolamento delle zone interne della Provincia

di Emanuele Gentile
SIRACUSA – Da un po’ di tempo sto puntando la mia attenzione sugli Iblei in quanto ritengo quel comprensorio decisivo per lo sviluppo di una provincia che si sta dibattendo nelle spire di una grave crisi di identità ed occupazionale. Gli Iblei sono uno stato dell’anima e testimoniano in maniera forte il genio creativo dell’uomo. Tuttavia, nel corso del mio peregrinare in quelle contrade mi sono accorto che è in atto un accentuato spopolamento del territorio. Secondo il censimento del 2011 abbiamo questa situazione per i seguenti comuni:

1) BUSCEMI 1.128 abitanti;
2) BUCCHERI 2.133 abitanti;
3) FERLA 2.600 abitanti;
4) CASSARO 813 abitanti.

Se si esegue una disamina delle dinamiche demografiche dei succitati comuni ci si accorge che è in atto da decenni un costante quanto inesorabile spopolamento. Infatti, Buscemi nel 1921 contava 2.283 abitanti, sempre in quell’anno Buccheri aveva 5.660 abitanti, Fera nel 1911 5.442 abitanti e per finire Cassaro 2.373 abitanti proprio nel 1911. Quindi si tratta di un trend incontrovertibile. Un trend assolutamente negativo per queste cittadine ricche di storia e di potenzialità inespresse. Da quale dettaglio si comprende lo spopolamento in atto in quelle zone. Un dettaglio apparentemente insignificante, ma che dovrebbe suonare come drammatico campanello d’allarme. Mi riferisco all’abnorme numero di abitazioni in vendita in questi centri. Un’autentica ecatombe in grado di minare la loro stessa esistenza. Sic et simpliciter la gente va via perché non c’è lavoro e va alla sua ricerca in terre dove è più agevole trovarlo. E’ più agevole trovarlo altrove in quanto qui si sta verificando una stasi economica davvero preoccupante. Credo che sia venuto il momento di muoversi. E con fare deciso e coeso. Quando innanzi scrivevo “risorse inespresse” ritengo di aver colto nel segno. Se uno approfondisce la conoscenza di quei luoghi si accorge subito che fino ad oggi non si è fatto nulla per trasformare in vincenti tante risorse presenti. Si presenti! Basta solo avere un piano per addivenire alla rinascita del territorio e alla valorizzazione di quelle “risorse inespresse”. In primis, c’è una natura meravigliosa che ci regala una biodiversità straordinaria e meravigliosa. Per non parlare dei panorami mozzafiato grazioso dono degli Iblei. C’è la storia di Buscemi, Buccheri, Ferla e Cassaro. Una storia ricca, faconda, importante e per nulla secondaria alla vicina Palazzolo oppure alla celeberrima Noto. Cercate di approfondire la storia di queste cittadine. Non finirete di saperne di più. Personaggi, monumenti, documenti, cultura e tanto altro ancora sono in grado di offrirvi Buscemi, Buccheri, Ferla e Cassaro. Vi è, poi, un’agricoltura di qualità capace di regalarci un paniere ricco di specialità enogastronomiche senza pari. E’ attivo, anche, un florido artigianato noto non solo a livello provinciale, ma anche in tutta la Sicilia. Da non sottovalutare, altresì, il fatto della centralità della zona rispetto alle province di Siracusa, Ragusa e Catania. Da codeste considerazioni c’è da augurarsi che nasca una mobilitazione collettiva per creare un vero piano di azione per quella parte degli Iblei. Un piano d’azione per fare sistema. Un piano d’azione per creare una concreta speranza di avvenire alle giovani generazioni. Un piano di azione per non far diventare lande desolate la zona settentrionale degli Iblei. Libero Consorzio dei Comuni di Siracusa è venuto il momento di battere un colpo!

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