Siracusa, ID STAMP: al via un concorso per le scuole in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Siracusa, MADE Program Alla scoperta del valore identitario dei luoghi

Siracusa, ID STAMP: al via un concorso per le scuole in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Siracusa, MADE Program Alla scoperta del valore identitario dei luoghi

SIRACUSA – Accompagnare gli studenti alla scoperta dei luoghi in cui vivono e promuovere il loro senso di appartenenza ad una tradizione storica, culturale e civile. Parte da questi presupposti il concorso “ID STAMP”, promosso in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Siracusa, MADE Program, nell’ambito del progetto “Le forme dell’identità”, ideato e curato da Giada Cantamessa. Esso si inserisce nel più ampio progetto finanziato dal Mibact, a valere sulla Legge 77 del 2006 e co-finanziato dalle Regione siciliana, che sta interessando i tre siti Unesco del Sud Est della Sicilia “Le Città tardo barocche del Val di Noto”, “Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica” e la “Villa romana del Casale di Piazza Armerina”.
Il concorso ID STAMP è aperto alle classi delle Scuole secondarie di I° e II° grado, che sono situate nelle città UNESCO di Caltagirone, Cassaro, Catania, Ferla, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Ragusa, Scicli, Siracusa e Sortino.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Siracusa, MADE Program, prende spunto da un serie di domande: “Che cosa significa, per le persone che lo vivono, essere identificati dall’UNESCO, quale sito patrimonio mondiale dell’umanità?”, “Quali ricadute, economiche e sociali, può avere questo riconoscimento su una comunità?”. Infatti con il termine “ID STAMP” si sta ad indicare “ID” Identity, e “Stamp” francobollo. Così si vuole accompagnare gli studenti alla scoperta dei luoghi in cui vivono e promuovere, attraverso la sperimentazione artistica, il senso di appartenenza degli stessi a una medesima tradizione storica, culturale e civile. Il francobollo, infatti, ha un valore didattico e commemorativo nelle varie culture e nella memoria storica di un popolo. Esso può trasformarsi in una sorta di carta di identità dei luoghi, frutto della rielaborazione creativa di ogni singolo studente, supportato in questa sua elaborazione da un apparato di immagini (frutto di un’analisi delle piante endemiche e non e delle iconografie floreali che connotano le architetture dei luoghi interessati dal progetto) messo a disposizione all’interno di un’apposita sezione del sito http://www.sitiunescosiciliasudest.it/.
Agli studenti verrà chiesto di produrre una serie di “francobolli identitari”, utilizzando qualunque tecnica (pittura, stampa, disegno, collage, ecc.), rielaborando in modo originale e critico gli elementi decorativi citati, e arricchendoli, laddove ciò fosse ritenuto interessante, con riferimenti alle storie, ai miti e alle leggende locali. La classi che realizzeranno i lavori ritenuti più interessanti verranno premiate con buoni, da utilizzare per l’acquisto di materiale utile alla didattica (libri, apparecchiature elettroniche, ecc.).
Ogni classe dovrà dare la propria adesione al concorso compilando il form presente sul sito appositamente progettato (http://www.sitiunescosiciliasudest.it/) entro e non oltre il giorno 31 gennaio 2020.
Tutte le classi che avranno aderito al concorso potranno inviare uno o più elaborati in formato elettronico. Il termine ultimo per l’invio degli elaborati: 31 marzo 2020.
Al fine di dare ulteriore visibilità ai progetti degli studenti, i lavori premiati saranno utilizzati per decorare una serie di buste sulle quali verrà apposto un annullo speciale filatelico studiato, nello specifico, per il progetto di valorizzazione “Le forme dell’identità”. Inoltre una o più immagini inviate dalle scuole, di ognuna delle località in cui si volge il concorso, verranno selezionate da una giuria per diventare soggetto di campagne di affissione effettuate nelle diverse località del Sud Est.
Renato Marino

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