SIRACUSA, I CARABINIERI CELEBRANO LA “VIRGO FIDELIS”, PATRONA DELL’ARMA E COMMEMORANO IL 79° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI CULQUALBER.

SIRACUSA, I CARABINIERI CELEBRANO LA “VIRGO FIDELIS”, PATRONA DELL’ARMA E COMMEMORANO IL 79° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI CULQUALBER.

SIRACUSA – Nella mattinata odierna, presso la Chiesa del Sacro Cuore di Siracusa, è stata celebrata dal parroco Don Gaetano Silluzio la Santa Messa in occasione della ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
L’evento, intimamente sentito da tutti i Carabinieri in servizio e in congedo, quest’anno, stante la situazione di emergenza sanitaria, è stato commemorato in forma esclusivamente interna, senza inviti alle Autorità ed alla cittadinanza, alla presenza di una contenutissima rappresentanza di militari in servizio nel capoluogo e della locale Associazione Nazionale Carabinieri.
Fu Papa Pio XII che il 8 dicembre 1949, festa di Maria Immacolata, proclamò la Beata Vergine Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la sua ricorrenza nel 21 novembre, in concomitanza con l’anniversario della Battaglia di Culqualber, combattuta dal 1° Battaglione Carabinieri mobilitato nel 1941, in Africa Orientale, per la difesa dell’omonimo caposaldo. Tale epico fatto d’armi valse alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri il conferimento della sua seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.
Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa impari lotta corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri fusi in un solo eroico blocco simbolico delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma.”
La scelta di “Maria Virgo Fidelis” quale Patrona dell’Arma è ispirata alla Fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica peculiare dell’Istituzione che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.Il 21 novembre ricorre anche la “Giornata dell’Orfano”, dedicata ai figli dei Carabinieri deceduti, la cui celebrazione quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, è stata differita.
In chiesa, al termine della funzione religiosa, dopo la lettura della “Preghiera del Carabiniere” e la rievocazione del fatto d’armi di Culqualber, seguite dalle commoventi note del “Silenzio”, il Colonnello Giovanni TAMBORRINO, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Siracusa, rivolgendosi ai suoi Carabinieri ed ai commilitoni in congedo, ha ricordato il valore della Fedeltà dell’Arma, evidenziata in questi pesanti mesi soprattutto dalla dedizione con cui i Carabinieri si sono applicati per far rispettare, sempre con comprensione ed umanità, le disposizioni contenute nei provvedimenti intesi a prevenire la diffusione del contagio da COVID-19, profondendo poi le proprie energie nel sostegno alle fasce più deboli.
L’evento si è concluso con le suggestive note dell’ “Inno alla Virgo Fidelis” intonato dal coro della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù.

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