“SETTEMBRE”: L’INTERVISTA A GHERI

“SETTEMBRE”: L’INTERVISTA A GHERI

In rotazione radiofonica dal 27 novembre, “Settembre” è il nuovo singolo di Gheri – al secolo Gabriele Cancogni – il cui videoclip, diretto da Mairo Oiram, è stato interamente girato nei pressi del Lago di Massaciùccoli, location ideale poiché apparentemente cristallizzata, senza tempo e, dunque, naturalmente adatta per evocare “la storia di un amore sospeso che rischia di perdersi senza grandi colpe, ma soltanto a causa dell’inevitabile scorrere del tempo e della vita”.

Settembre è un mese di transizione, di cambiamenti universali, nonché il periodo dell’anno in cui termina l’estate e alcuni precisi ed affascinanti fenomeni naturali e atmosferici sanciscono l’inizio dell’autunno. “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” scriveva Ungaretti per descrivere una condizione di sospensione emotiva e psicologica; ed è proprio di questo che parla “Settembre”. Si tratta di una ballata folk dai sapori del Midwest Americano e allo stesso tempo di una canzone intima e delicata che racconta di un amore che è sospeso proprio come le foglie degli alberi a settembre.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GHERI:

SETTEMBRE|TESTO

Settembre è uno scatto dai colori sbiaditi
un presagio di inverno di amori incompiuti
Settembre è una vergine che uccide il leone
è una lotta infinita di costellazione
Settembre la sera sa di sconfitta
il cuore ti parla, la bocca sta zitta
Settembre non c’è o non c’è mai stato
è solo una virgola tra giusto e sbagliato

E non c’è più nulla che parli di te
tra gli angoli di questa indecifrabile città
e non c’è più niente se tu non ci sei

Settembre adesso è un giorno in più
ora che non sai decidere
Settembre adesso è un giorno in più
di promesse nero cenere
ma è come se fosse ancora la nostra estate
tra graffi di vento in sere mai dimenticate
fai finta che sia ancora giusto sbagliare
come quando cadevi per provare a volare
ma tra i sogni e le abitudini e la polvere sul mare
settembre scompare

Tra i rami di rame di una stagione che muore
tra le foglie cadute senza far rumore
abbiamo rischiato un futuro diverso
non so chi abbia vinto, ma di sicuro io ho perso

E non c’è più nulla che parli di te
di te che non capivi quanta vita ti dovevo
e non c’è più niente se tu non ci sei

Settembre adesso è un giorno in più
ora che non sai decidere
Settembre adesso è un giorno in più
di promesse nero cenere
ma è come se fosse ancora la nostra estate
tra graffi di vento in sere mai dimenticate
fai finta che sia ancora giusto sbagliare
come quando cadevi per provare a volare
ma tra i sogni e le inquietudini e la polvere sul mare
settembre scompare

SETTEMBRE|VIDEOCLIP

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