SERRATI CONTROLLI DELLA POLIZIA DI STATO NEL WEEKEND DI FERRAGOSTO – A PACHINO E’ STATO DENUNCIATO UN RAPINATORE

SERRATI CONTROLLI DELLA POLIZIA DI STATO NEL WEEKEND DI FERRAGOSTO – A PACHINO E’ STATO DENUNCIATO UN RAPINATORE

SIRACUSA – “L’operazione Ferragosto Sicuro” pianificata dalla Questura di Siracusa, con il fine di assicurare maggiore sicurezza sia nei centri abitati della provincia aretusea che nelle località turistiche, balneari e di villeggiatura, ha ottenuto buoni risultati sul versante della prevenzione dei reati in genere ed in particolar modo di quelli contro la proprietà. Sono state rafforzate le volanti in servizio a Siracusa e nelle città sedi di Commissariato di Polizia e i servizi di polizia giudiziaria svolti dalle articolazioni investigative.  

Nella settimana di Ferragosto la Polizia di Stato ha intensificato i controlli in tutta la Provincia, dalla rete autostradale alla rete ferroviaria, dai centri cittadini alle località balneari ed ai siti di maggior afflusso turistico, impegnando anche gli agenti in servizio nelle specialità della Polizia di Stato attive nella nostra provincia (Frontiera, Polfer e Stradale). Sono stati identificati centinaia di utenti e controllate numerose autovetture oltre a sanzionare alcuni utenti che hanno violato le norme del codice della strada.

In tale contesto operativo, gli Agenti del Commissariato di P.S. di Pachino, con una fulminea operazione di polizia giudiziaria, hanno posto fine alla breve carriera di un rapinatore che in una giornata aveva messo a segno due rapine ai danni di altrettanti supermercati di Melilli e Pachino.   

Gli investigatori, al comando del Dirigente, Marco Naccarato, confrontando le immagini di alcune telecamere di video sorveglianza sono riusciti ad identificare il rapinatore, un uomo di 35 anni, domiciliato a Pachino che, vistosi ormai braccato dagli uomini del Commissariato, decideva di presentarsi spontaneamente e di confessare i reati.

Il malvivente, in entrambi i casi, ha fatto irruzione all’interno dei due supermercati armato di un coltello e, dopo aver minacciato i cassieri, si faceva consegnare il contante per un valore complessivo di 700 euro (400 nella prima rapina e 300 nella seconda). 

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