Scordia. Cittadinanza onoraria al giornalista Paolo Borrometi. Il sindaco Franco Barchitta: ” Esempio di giornalismo libero e coraggioso, tenendo la schiena dritta. La città a suo fianco”

Scordia. Cittadinanza onoraria al giornalista Paolo Borrometi. Il sindaco Franco Barchitta: ” Esempio di giornalismo libero e coraggioso, tenendo la schiena dritta. La città a suo fianco”

SCORDIA Il sindaco del comune di Scordia Francesco Barchitta ha conferito, ieri mattina, la cittadinanza onoraria a Paolo Borrometi, il giornalista e scrittore, autore di inchieste e reportage sulla criminalità mafiosa, da anni ormai costretto a vivere sotto scorta. “Ringraziamo Paolo Borrometi per il suo impegno e per la sua testimonianza – ha detto il sindaco di Scordia, Francesco Barchitta – ma anche per avere dimostrato che è possibile tenere la schiena dritta e cercare la verità senza chiedersi a chi serva e senza chiedersi se questa verità dà fastidio ai potenti”. La cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista Paolo Borrometi, presidente nazionale di Articolo 21, collaboratore di TV2000, socio Ucsi, che dal 2014 vive sotto scorta a causa delle minacce della mafia si è svolta, lunedì 30 dicembre 2019, nell’aula consiliare del comune di Scordia alla presenza del consiglio comunale, delle autorità civili e militari della città. Il riconoscimento è stato assegnato per gli altissimi meriti, per l’esempio di impegno, onestà e sacrificio nel nome della giustizia oltre che per il coraggio con il quale porta avanti il suo lavoro. L’atto del conferimento della cittadinanza onoraria a Paolo Borrometi è stato approvato, all’unanimità, dal Consiglio comunale nella seduta del 5 agosto, su una mozione di indirizzo presentata dal consigliere Carlo Barchitta del Movimento Scordia Bene Comune. La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al vice direttore dell’Agi è stata moderata dal giornalista Lorenzo Gugliara, consigliere nazionale della Fnsi e consigliere regionale dell’Assostampa Sicilia è aperta con l’intervento del giornalista Salvatore Di Salvo, componente della Giunta Nazionale Ucsi. Tra gli inteventi i rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’Esercito, dell’Antiraket di Scordia, il sindaco di Militello in Val di Catania Giovanni Burtone, il vice presidente del consiglio comunale Gianluca D’Agosta. “Si è subito condiviso l’atto di concessione della cittadinanza onoraria – ha detto il sindaco Francesco Barchitta – affinché formalmente, ma anche sostanzialmente, si desse il segnale che la nostra città si stringesse attorno a lui unanimemente, fuori da ogni colore politico e strumentalizzazione”. Nel corso della cerimonia, il sindaco Francesco Barchitta ha espresso al giornalista “stima e ammirazione per la sua professione esercitata contro ogni forma di censura, omerta’, violenza e sopruso, espressione dei valori di giustizia e liberta’, valori condivisi e promossi da questa città”. Nel corso della cerimonia sono interventi i consiglieri Carlo Barchitta, primo firmatario della richiesta della cittadinanza e la consigliera Maria Contarino, che ha letto un messaggio del parlamentare nazionale Eugenio Saitta. “Sono davvero orgoglioso e emozionato – ha detto Paolo Borrometi – di essere cittadino di questa splendida città. Lo strumento della cittadinanza onoraria ha il compito di illuminare tematiche che consideravamo superate e interpreto questo riconoscimento come un abbraccio collettivo dell’intera cittadinanza che vuole mettere la faccia a fianco di iniziative del genere, ma soprattutto vuole sostenere l’articolo 21 della nostra Costituzione e i colleghi che svolgono liberamente questo lavoro. Io penso che il giornalismo libero sia sempre piu’ decisivo per spiegare aspetti su cui bisogna far luce”. Stiamo vivendo un momento buio per la storia del nostro Paese – conclude Borrometi – da un lato si dice che le mafie sono state sconfitte, mentre continuano a influenzare l’economia italiana, dall’altro si sostiene che il fascismo è ormai una pagina passata e invece certi segnali ci fanno dire che non è cosi’. Ecco perchè sono convinto che bisogna stare insieme perché è fondamentale per far svegliare le comunità e far comprendere che non siamo tutti uguali, ma possiamo essere uniti a tutela di persone come Liliana Segre. Dedico questo riconoscimento a Vincenzo Memola, il militare pugliese scomparso qualche giorno fa in un incidente stradale nel ragusano. Il militare prestava servizio nel presidio militare davanti la mia abitazione”.

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