Sanità, proficuo incontro tra una delegazione del Comitato Unitario Salute Pubblica e il direttore sanitario dell’Ospedale di Lentini

Sanità, proficuo incontro tra una delegazione del Comitato Unitario Salute Pubblica e il direttore sanitario dell’Ospedale di Lentini

LENTINI – I problemi e le criticità che giornalmente affrontabo gli operatori sanitari dell’ ospedale di Lentini soni stati affrontati nel corso di un incontro tra la delegazione del Comitato unitario e il nuovo direttore sanitario dell’ ospedale di Lentini Antonino Micale. L’ incontro si è svolto mercoledì scorso nella sala riunioni dell’ ospedale. “Nel corso dell’ incontro – hanno detto i componenti drlla delegazione drl Comitato – abbiano affrontato il problema del personale, Medici, Infermieri, O.S.S., Tecnici e Amministrativi. Il direttore, che ha dato la massima disponibilità, effettuetà una verifica tra pianta organica autorizzata e posti effettivamente coperti.
Sin d’ora possiamo però dire che c’è carenza di personale in quasi tutti i reparti a cominciare dal pronto soccorso e in ortopedia. Un problema molto serio è costituito dalla carenza di anestesisti. Su 19 previsti in pianta organica ce ne sono in servizio appena 9.
Nel reparto di ostetricia e ginecologia c’è il problema del primario. Ha da poco lasciato il suo posto la dott.ssa Lucia Lo Presti, dirigente di grande capacità e competenza. Abbiamo chiesto al Direttore sanitario un impegno straordinario per trovare per il reparto una soluzione di pari valore.
Abbiamo ricordato e ribadito la nostra nota opinione che le difficoltà del nostro nosocomio non sono frutto del destino cinico e baro, ma di scelte scellerate della politica regionale. In primo luogo, la mancata classificazione del nostro nosocomio come ospedale di I° livello, nonostante la struttura fosse moderna, tecnologicamente avanzata che con la sua collocazione strategica è punto di riferimento oltre la zona Nord come dimostrato dal numero e qualità delle prestazioni; in secondo luogo, l’apertura del nuovo Ospedale San Marco di Catania (Librino), che anziché essere – come originariamente previsto – ospedale di alta specializzazione (in ortopedia o cardiochirurgia), è diventato un ospedale generalista, dove si fa di tutto.
Ciò spinge inevitabilmente ad una continua mobilità dei medici soprattutto verso Catania dove esistono migliori opportunità di carriera e di retribuzione.
È di questo che i sindaci della nostra zona dovrebbero parlare con l’Assessore alla Sanità Razza e il Presidente della Regione Musumeci.
Abbiamo affrontato il tema della Breast Unit (il centro multidisciplinare per la cura del tumore al seno). La necessità è di individuare uno spazio autonomo facilmente riconoscibile dalle utenti con annesso il servizio – indispensabile – di anatomia patologica, affrancandolo dall’interferenza con il reparto di oculistica che deve anch’esso avere la propria autonomia.
L’Ospedale dovrebbe potere attingere ai fondi del PNRR (recovery plan) per effettuare i necessari lavori di manutenzione della struttura nonché per l’ammodernamento digitale del parco tecnologico ospedaliero a cominciare dall’acquisto di almeno una nuova TAC.
A breve inizieranno i lavori di efficientamento energetico dell’Ospedale (pannelli solari, sostituzione infissi, risparmio idrico, ecc.) per un importo di 5 milioni di euro.
Su questi temi proseguiremo il confronto con la Direzione sanitaria dell’ospedale e, ci auguriamo, anche con il Direttore generale dell’ASP di Siracusa dal quale dipende la soluzione di molti dei problemi che abbiamo posto.
A sostegno della nostra piattaforma c’è bisogno di una forte mobilitazione popolare che contiamo di organizzare per il prossimo mese di settembre. Così difendiamo il nostro Ospedale”.

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