CITTA’ DEL VATICANO – Al via la prima messa di Papa Prevost nella Cappella Sistina. Con Leone XIV concelebrano tutti i cardinali, elettori e non elettori. Il Pontefice ha aperto l’omelia con una breve introduzione in inglese a braccio. Ha poi proseguito leggendo il testo in italiano. “Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”, ha detto Leone XIV commentando il Vangelo nella sua prima messa. “Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito”, ha aggiunto. “Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”, ha detto. A conclusione dell’omelia nella messa concelebrata con i cardinali nella Cappella Sistina, Leone XIV ha indicato “un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato (cfr Gv 3,30), spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo”. “Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l’aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa”, ha aggiunto papa Prevost. Sono state in inglese e spagnolo, la prima e la seconda lettura della messa ‘pro ecclesia’, la prima per Papa Leone XIV. Sono le due lingue maggiormente usate nelle messe internazionali in Vaticano ma sono anche le due principali lingue parlate dal Pontefice poliglotta, nato negli Stati Uniti e a lungo missionario in Perù. La lingua della celebrazione, come in tutte le messe solenni, è il latino.
(Foto: Vatican Media)
