Palermo, Ecco le idee imprenditoriali innovative dei talenti siciliani per risolvere le sfide del futuro

Palermo, Ecco le idee imprenditoriali innovative dei talenti siciliani per risolvere le sfide del futuro

PALERMO – Una piattaforma digitale per educare ad una alimentazione salutare, una app che monitora la quantità di zucchero assunta giornalmente, una penna in grado di indicare contaminanti nel cibo prodotto o acquistato e una piattaforma che metta in contatto consumatori e agricoltori per coltivare a km zero i terreni incolti e abbandonati.

Queste alcune delle 25 brillanti idee che hanno ottenuto le menzioni speciali all’edizione 2020 dell’Innovation Camp di “Skills for the Future”, svoltosi sulla piattaforma digitale MyJA il 14 e il 15 dicembre. Anche se eseguito online, l’Innovation Camp 2020 ha avuto più partecipazioni rispetto alla edizione 2019 ed è stato super emozionante. Più di 100 studenti, 25 insegnanti provenienti da 14 istituti siciliani e 25 mentor hanno preso parte all’iniziativa “Skills for the Future”, un progetto in ambito europeo, proposto da EIT Food (European Institute of Technology and Innovation per il settore alimentare) e realizzato con JA (Junior Achievement) Italia, che puntano a introdurre l’istruzione all’impresa e fornire le competenze necessarie per un più facile accesso al mercato del lavoro.

Le scuole partecipanti sono stati per la provincia di Catania il liceo “Turrisi Colonna”, il Liceo Classico e di Scienze umanistiche e l’istituto “Enrico De Nicola”. Per la provincia di Siracusa l’ “Enrico Fermi”, il “Matteo Raeli” di Noto e il “Michelangelo Bartolo” di Pachino. Per la provincia di Trapani gli istituti “Salvo” e “Damiani”, per Palermo l’istituto per geometri e turismo “Rutelli” e il “Crispi”, poi il “Rapisardi” di Caltanissetta, il “Citelli” di Regalbuto in provincia di Enna, l’istituto “Majorana” di Milazzo a Messina e il “Curcio” di Ispica, in provincia di Ragusa.

L’edizione 2020 di S4F ha previsto 3 sfide del settore agro-alimentare: i giovani talenti, che si sono avvalsi della collaborazione di 25 mentors del corso di laurea magistrale in “Direzione aziendale” corso di “Tecnologia della produzione sostenibile” dell’università di Catania, si sono confrontati sulle due sfide previste già dal progetto nel 2019, ovvero “Food losses and/or waste”, la lotta allo spreco alimentare e “Agriculture 4.0”, ovvero le innovazioni tecnologiche in ambito agricolo, a cui si è aggiunta una terza sfida “Healthy nutrition and prevention of non-communicable diseases”, per trovare soluzioni per contribuire a una nutrizione salutare per prevenire malattie non trasmissibili.

Tra le idee proposte dai 25 teams le 4 idee che hanno ricevuto una menzione dalla giuria, composta da Mario Roccaro, responsabile del progetto per EIT Food, Livia Di Nardo, di JA Italia e Francesco (Az. Tree) sono:

“Salute e Benessere” della III A dell’istituto “Citelli” di Regalbuto (EN): una piattaforma digitale con informazioni sui prodotti per educare ad una alimentazione salutare gruppi di persone con distorte abitudini alimentari, affiancate da suggerimenti di esperti.

“Daily Sugar” della III A dell’istituto “Majorana” di Milazzo (ME): una app che monitora la quantità di zucchero assunta giornalmente, per aumentare la consapevolezza dell’uso giornaliero di saccarosio.

“Heathy Pen” della IV A dell’istituto “Curcio” di Ispica (RG): una penna in grado di indicare contaminanti nel cibo prodotto o acquistato.

“Shared Garden” della III A dell’istituto “Damiani” di Marsala (TP): una piattaforma che metta in contatto consumatori e agricoltori per coltivare a km zero i terreni incolti e abbandonati.

“E’ stato bello ed emozionante – ha dichiarato Mario Roccaro, responsabile del progetto per EIT Food – assistere a come i talenti siciliani dimostrino di possedere delle competenze spiccate per creare impresa, l’abilita di pensare in maniera critica, di trovare soluzioni”.

“Skills 4 Future – ha dichiarato Maarten van der Kamp, direttore dell’area Educazione di EIT Food – ha come obiettivo quello di dare agli studenti delle scuole secondarie la possibilità di immaginare un sistema alimentare più sostenibile, sviluppare un’idea per risolvere una particolare sfida, e poi gestire una mini azienda per imparare a pensare commercialmente. Non solo, dunque, sviluppo delle competenze chiave trasferibili, ma anche un modo per contribuire a un sistema alimentare più sano e sostenibile”.

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