“OLTRE” LOW COST

“OLTRE” LOW COST

… and relax al mare sotto casa. E se preferisco il mio posto, percorro 8/10 km e arrivo.

Meglio di così? Eppure io non sono mai contenta. Ho perennemente bisogno di quel: di più.

Di uno stimolo, di un obiettivo, di un qualcosa di materiale (diciamolo pure!) 

Quel qualcosa che, in parte e sotto alcuni aspetti, credo pure di meritarmi. Presunzione annessa.

Vabbè se ti scoccia, salta e vai oltre…sapessi quante volte l’ho fatto io. E quante volte, ancora, so di doverlo fare. Un infinità.

Oltre, un po’ come quando questa mattina ho messo da parte la pigrizia così, dopo aver fatto la passeggiata con Raya (il mio cane!), scarpe e via. Cardio e mare. Sono uscita da casa con 35º gradi, strada facendo la temperatura è scesa di, addirittura, 10 gradi. Scelta azzeccata, credimi, il cardio vista mare è tutt’altra storia.

Lo è perché respiri un’ aria completamente differente, la vista “fronte Ortigia” (chi del posto capirà) e’ una sorta di cartolina in movimento: luci e colori da togliere il fiato.

Zero riflessioni, mente Off e cuffie On. Ah bella questa, io che penso pure mentre dormo, praticamente h24, ho scritto “mente off”. Abbi pazienza. Ci ho provato!

Ardo talmente tanto e sono squagliata mood cono gelato che cola da tutte le parti che l’acqua all’ impatto, è…fredda.

Immaginavo accadesse ancora, infatti, scrivere al mare tra il sole, un tuffo, e il caldo, mi rilassa e rigenera allo stesso tempo. E poi vuoi mettere la musica e la spiaggia, ancora tutta per te?

OLTRE. Ma oltre da cosa e da chi? Me lo domando spesso, soprattutto vista la costante esposizione sui social (da parte di tutti) con messaggi, più o meno, validi e veritieri da lanciare e/o condividere.

Oltre ogni limite (e non intendo mentali!), per quelli che io Veronica, riconosco essere i miei .

Così come la bellezza, amic* mi*, è tutto soggettivo. E di sto passo, scrivo come parlo, OLTRE diventerà l’ordinario. E se Dante, amici annessi, si è già rivoltato nella tomba (palese riferimento al discusso corsivo parlato che “gli adulti non capiscono”). Pazienza.

Se i governi continueranno a crollare; se la guerra proseguirà “oltre”; se il pianeta finirà per distruggersi; se le madri lasciano morire e/o uccidere i figli…

Di oltre io qui ci vedo solo tanti neuroni bruciati. Cioè, dimmi tu che c***o di esseri siamo. Non esistono verità, non esistono regole per ciò che è giusto o sbagliato, ok. Ma…

se, davvero, ognuno di noi, facesse qualcosa per migliorarsi come ESSERE. E non solo esteticamente, probabilmente qualcosa si muoverà. In quale direzione? Oltre.

Ponendo prima delle regole (sì hai letto bene!). Perché con quelle che i nostri genitori , i nostri nonni, etc…hanno provato a trasmetterci abbiamo poi fatto a modo nostro e malissimo.

M***a a saperlo prima  avrei evitato, più che volentieri, i mille esami di linguistica all’università. Tanto che ci importa delle fricative, labiali, della morfologia e via dicendo? Niente.

La spiaggia si è praticamente riempita, ed io mi sento una milf. Rende l’idea??? Ah già: 

“Vero, vai oltre” me lo dico da sola. Non faccio in tempo a scriverlo che mi si avvicina un adolescente (OMG). “Ah ma sei alta eh?”

Mi guardò un attimo intorno per capire se stesse, realmente, parlando con me. Sì parlava con me. Sorrido e dico: “così pare. Buona giornata”. Simpatia portami via. Ma si, non era neppure il mio tipo!

Ci rido sù. Sono tutti a mollo, io, invece, sulla battigia così da bagnarmi solo i piedi. Mi sento osservata, in effetti ho gli occhi addosso (và che novità!). Sento parlare, le persone vicino a me, dei miei tattoo. Qui potrebbe far comodo a me che la gente andasse oltre, ma…

a me basta che la gente si facesse i fatti propri.

Tante cose si possono accettare e non condividere. Tante altre no, ma rimanere in silenzio si. Invece? Invece niente di tutto ciò, andiamo sempre oltre nel modo sbagliato, come? Giudicando. Se solo, invece, badassimo a noi. Badando a ciò che siamo, ciò che facciamo, diciamo, etc… 

Lo ripeterò all’infinito: prendiamoci cura di noi stessi. Non sprechiamo il tempo da dedicare ad altro e/o a chi non merita. 

Concentrarsi di più su se stessi dovrebbe diventare la priorità. Dovremmo essere noi, il centro di tutto (non con egocentrismo e manie di protagonismo) semplicemente essendo più gentili con noi stessi iniziando ad amarci (di più!).

Lo scrivo con presunzione, adesso sí, e posso farlo perché ogni giorno, nel relazionarmi con gli altri, o con sciocchezze, immagazzino delle consapevolezze nuove. Soprattutto sai cosa?

Ho imparato a distinguere ciò che voglio e cosa no. Ho imparato a DIRE NO. 

Ci sono volte in cui è al NO che dobbiamo dare priorità. Credo questo vaga per tutto: amore, lavoro, amicizia, acquisti, etc etc…Il superfluo non va. Meglio niente. Meglio sol*.

Un ultima cosa, inevitabile scriverla perché in grado di distogliermi da ciò che stavo per fare. “Oh ma chidda nun si po’ taliari” (Oh, ma quella non si può guardare). Un uomo nei confronti di una donna. Non scrivo sulla sua fisicità perchè non importa.

Queste parole mi fanno male, mi fanno venire i brividi. Che schifo!

Mi avvicino, educatamente, al tizio, dal suo sguardo e dalle sue movenze immaginava stessi andando da lui per chissà cosa…

in realtà, lo guardo e gli dico: “ma tu chi sei per giudicare? Per dire che un corpo e’ sbagliato o meno? Goditi la tua giornata e lavora su di te. Ciao”.

Non ho lasciato che replicasse e mi sono allontanata. Non aggiungo altro, metto via il telefono, tolgo gli occhiali, e mi tuffo in acqua.

Lasciati andare.

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