Niscemi: incendiato bene confiscato dato all’associazione “Genitori di diversamente abili”

Niscemi: incendiato bene confiscato dato all’associazione “Genitori di diversamente abili”

Un incendio di origine dolosa verificatosi la notte di Pasqua ha bruciato una delle porte del bene confiscato alla mafia di contrada Vituso, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, consegnato all’associazione “Genitori di diversamente abili”, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie.

Si tratta di un fabbricato di circa 200 metri quadrati con attiguo terreno agricolo, costituito da due piani e comprendente anche una sala per la riabilitazione che su proposta del vicepresidente del Consiglio comunale Luigi Gualato, è intitolato alla memoria del giudice Rosario Livatino. Il fabbricato sequestrato alla mafia è stato ristrutturato e adeguato in Centro di accoglienza per diversamente abili con la somma di un milione di euro del Pon sicurezza.

Avviso Pubblico condanna fermamente questo vile gesto e ripone piena fiducia nell’opera delle forze dell’ordine affinché si riesca a fare piena luce e a giungere all’individuazione di chi ha danneggiato il centro.

I beni confiscati rappresentano il simbolo della concreta possibilità di sconfitta delle mafie, uno strumento di riconoscimento effettivo dei diritti e dello sviluppo, sociale, civile, culturale ed economico di un territorio.

L’utilizzo per finalità sociali dei beni confiscati è un impegno iniziato vent’anni fa, grazie alle legge 109/96. Non sarà certamente un incendio, al di là della sua origine e dei gravi danni arrecati, ad arrestare questo cammino di liberazione dal giogo mafioso e di affermazione della legalità e della giustizia.

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