Leontinoi, Nuove sfide per l’Archeoclub di Lentini

Leontinoi, Nuove sfide per l’Archeoclub di Lentini

Da qualche tempo è Presidente dell’Archeoclub di Lentini il Professore Filadelfo Inserra. Come tutti saprete l’Archeoclub è un sodalizio molto meritevole in quanto da anni sta focalizzando la propria attività in riferimento alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio del nostro comprensorio. Un comprensorio che è particolarmente ricco sotto questo punto di vista di beni artistici, archeologici e ambientali che costituiscono il nucleo dell’azione dell’Archeoclub leontino “Alfio Sgalambro”. Al fine di conoscere meglio l’Archeoclub puntando l’attenzione su Parco Archeologico, teatro greco, Chiesa del Crocifisso e centro storico abbiamo intervistato il nuovo Presidente.

Lei è da qualche mese il nuovo presidente dell’Archeoclub di Lentini, quali le linee principali della sua presidenza?

“L’Archeoclub d’Italia APS sede di Lentini “Alfio Sgalambro” costituisce sede locale dell’Archeoclub d’Italia APS, e in quanto tale ispira e condivide le sue scelte e finalità ai valori e ai principi statutari dell’Archeoclub Nazionale che vengono recepiti nel nostro Statuto. Quindi nel solco della tradizione passata continuerò, assieme al nuovo Direttivo, a perseguire la tutela, la promozione e valorizzazione dei beni archeologici, storico-architettonici, in supporto degli enti istituzionali preposti, anche in convenzione, ma anche la promozione e la valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e naturalistici.”

L’Archeoclub è un’istituzione meritoria del territorio, come svilupparla ulteriormente?

“Credo che per poter concretizzare i principi statutari la prima e indispensabile attività sia quella della conoscenza dei beni, dei tesori direi, che ci sono nel nostro territorio. Non vi può essere tutela, valorizzazione e promozione se non se ne ha conoscenza. Ecco perché una delle attività che continueremo a privilegiare è quella del rapporto con i giovani attraverso una fattiva collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado finalizzata alla conoscenza del territorio e dei suoi beni. Esperienze pregresse hanno dato ottimi risultati. E poi i giovani sono il futuro e su di loro dobbiamo fare affidamento nella speranza che possano conservare la memoria della nostra specifica identità storica e culturale.”

Il Leontinoi (Carlentini, Francofonte e Lentini) è un territorio ricco di beni culturali…c’è consapevolezza di avere questo tesoro?

“L’Archeoclub di Lentini, come Le dicevo, ha posto, sin dalla sua nascita, l’attenzione sui beni archeologici, artistici, architettonici e in genere culturali presenti sul territorio in particolare di Lentini e Carlentini. Come abbiamo fatto in passato, continueremo con la nostra attività a monitorare questi beni, a tener viva l’attenzione su di essi per evitare che cadano nell’oblio e nell’abbandono.”

L’area di riferimento rimane sempre quello del Parco Archeologico, quali le idee di tutela e promozione che l’Archeoclub intende perseguire?

“Il 9 di febbraio di quest’anno è stato firmata la Convenzione Attuativa tra il Parco Archeologico di Leontinoi e l’Archeoclub d’Italia APS “A. Sgalambro”, sede di Lentini. Con questa Convenzione l’Archeoclub collaborerà con l’Ente Parco in diverse attività volte alla custodia, alla promozione e salvaguardia del patrimonio culturale ricadente nel Parco, anche mediante l’organizzazione di seminari, conferenze, incontri didattici e culturali.”

Il centro storico di Lentini appare non particolarmente curato, qual è il suo giudizio in merito a tale problematica?

“Quella del Centro Storico è una problematica che si trascina, a livello politico-amministrativo da decenni. Io non sono né un ingegnere né un architetto-urbanista, ma credo che fino a quando questa città non sarà dotata degli strumenti urbanistici necessari ovvero nuovo piano regolatore (quello vigente è del 1989), revisione del centro storico (così com’è oggi è anacronistico) con l’elaborazione di un piano particolareggiato che tenga conto dell’evoluzione (sarebbe meglio dire dell’involuzione) della città. Poi bisognerebbe reperire le risorse finanziarie necessarie per poter attuare i suddetti progetti. Se non si procede in questa direzione non vi è nessuna speranza che il nostro centro storico possa ritornare ad essere centro culturale, economico e sociale della nostra città.”

L’Archeoclub ha contribuito in maniera fattiva al recupero della Chiesa del Crocifisso…perché tale monumento è così importante?

“La Chiesa rupestre del Crocifisso è uno degli oratori più importanti della Sicilia bizantina, sia per la sua ampiezza che per le sue molteplici fasi pittoriche, le più antiche delle quali riconducibili al XII e XIII secolo. Essa conserva al suo interno un apparato iconografico di straordinario valore storico-artistico. La chiesa era in un totale stato di abbandono e di degrado. Grazie all’impegno delle associazioni che costituiscono il Comitato “Leontinoi nel Cuore”, di cui fa parte la Chiesa Madre ex Cattedrale di Lentini e grazie anche al cofinanziamento del FAI, si è riusciti a portare a termine, prima, il restauro del ciclo di affreschi di Santi, la cosiddetta “Teoria dei Santi”, e ultimamente quello del “Cristo Pantocratore”, pregevole affresco databile intorno al XIII sec. Un terzo splendido affresco restaurato all’interno della Chiesa rupestre del Crocifisso, finanziato interamente dall’Archeoclub di Lentini, è quello raffigurante una Madonna che allatta chiamato “Madonna del Latte”…”

C’è la questione del teatro greco, una leggenda o una certezza archeologica?

“Certo sarebbe un’anomalia quella, di una città greca dell’importanza di Leontinoi, di non avere un teatro. La maggior parte degli esperti concordano sull’ipotesi che Leontinoi doveva avere un teatro, ma esistono pareri contrastanti circa l’ubicazione dello stesso. Sarebbe necessario uno studio approfondito con strumentazione scientifica adeguata e con risorse economiche consistenti per condurre la ricerca ed eventualmente portare alla luce i resti.”

Le prossime iniziative dell’Archeoclub?

“Le dico quelle già programmate con date certe, ma ve ne sono altre che saranno definite nei prossimi giorni. L’8 aprile la presentazione del libro dell’avv. Santi Terranova, “La saggezza del Gabbiano”. Domenica 10 aprile, come da tradizione, S. Messa e pranzo conviviale della Domenica delle Palme. Domenica 8 maggio aderiamo alla XXVIII Edizione della manifestazione nazionale dell’Archeoclub d’Italia “Chiese Aperte” 2022. L’Archeoclub di Lentini, terrà aperta, in accordo col parroco della Chiesa Madre don Maurizio Pizzo, la Chiesa di San Francesco di Paola, che sotto la presidenza del dott. Pippo La Pira fu “adottata” dall’Archeoclub di Lentini. Avendo aderito al circuito nazionale ed internazionale della Festa della Musica del 21 giugno, assieme ad altre associazioni organizzeremo l’evento.”

Sito internet: https://www.archeoclublentini.it/

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